Una passeggiata a Bari Vecchia
In questa pagina troverete un itinerario che vi permetterà di scoprire tutti gli angoli di questo quartiere così insolito: dai più turistici ai più “local”.
La visita di Bari e non può che iniziare dal molo di San Nicola. Veniteci al mattino per incontrare i baresi che vengono a rifornirsi del pesce migliore della città.
Proprio alle spalle del molo di San Nicola non potete non notare il Teatro Margherita.
Dopo essere passati davanti alla facciata del teatro è venuto il momento di scoprire la vera Bari Vecchia.
La visita di Bari e non può che iniziare dal molo di San Nicola. Veniteci al mattino per incontrare i baresi che vengono a rifornirsi del pesce migliore della città.
Proprio alle spalle del molo di San Nicola non potete non notare il Teatro Margherita.
Dopo essere passati davanti alla facciata del teatro è venuto il momento di scoprire la vera Bari Vecchia.
La tentazione di entrare in Piazza del Ferrarese e tuffarsi tra i vicoli di Bari Vecchia è tanta, ma resistete ancora un pochino. Salite sulla “muraglia” (come i baresi chiamano le mura cittadine) e percorretela almeno fino all’angolo più settentrionale.
Incontrerete quasi subito il Fortino di Sant’Antonio Abate, l’antico baluardo utilizzato poi come chiesa.
Dal fortino avrete la vista si aprirà sul molo Sant’Antonio. Un tempo il porto cittadino si trovava nella porzione di mare tra questo e il molo San Nicola. Nel 1855, per volere del re Ferdinando II di Borbone, fu inaugurato il nuovo porto realizzato a nord dell’abitato.
Se volete godere di una bella vista di Bari Vecchia che arriva fino al Teatro Margherita e a tutto il lungomare, abbandonate momentaneamente la muraglia e camminate fino in fondo al molo Sant’Antonio.
Incontrerete quasi subito il Fortino di Sant’Antonio Abate, l’antico baluardo utilizzato poi come chiesa.
Dal fortino avrete la vista si aprirà sul molo Sant’Antonio. Un tempo il porto cittadino si trovava nella porzione di mare tra questo e il molo San Nicola. Nel 1855, per volere del re Ferdinando II di Borbone, fu inaugurato il nuovo porto realizzato a nord dell’abitato.
Se volete godere di una bella vista di Bari Vecchia che arriva fino al Teatro Margherita e a tutto il lungomare, abbandonate momentaneamente la muraglia e camminate fino in fondo al molo Sant’Antonio.
Tornate poi sulla cinta murale e continuate a passeggiare godendovi il paesaggio invidiabile: con i tetti della città vecchia da un lato e il mare dall’altro. All’angolo settentrionale della città la passeggiata sulle mura confluisce in strada Santa Scolastica. Raramente i turisti si spingono fino qui, perdendosi il cuore più vero e autentico di Bari Vecchia.
Se siete interessati visitate il museo Archeologico oppure continuate la passeggiata verso il centro.
Dopo pochi metri vi imbatterete nei ruderi della Chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio, uno degli angoli più pittoreschi della città vecchia.
Se siete interessati visitate il museo Archeologico oppure continuate la passeggiata verso il centro.
Dopo pochi metri vi imbatterete nei ruderi della Chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio, uno degli angoli più pittoreschi della città vecchia.
Continuate a camminare verso sud tra strette stradine, piccoli negozietti locali e qualche bambino che sfreccia con la sua bicicletta fino a sbucare proprio di fronte alla Basilica di San Nicola.
Prendetevi il vostro tempo per ammirare questo capolavoro dall’esterno e poi esploratene l’interno e scoprite le curiosità che si celano nella sua Cripta.
Terminata la visita credo proprio sia ora di uno spuntino. Prendete la via alle spalle della Basilica fino a raggiungere il Panificio Fiore, dove potrete assaggiare la vera focaccia barese.
Vi consiglio di mangiarla sulle mura. Poco distante dal panificio c’è una scaletta che conduce ad un punto della muraglia con numerose panchine e una bella vista sulla Basilica di San Nicola.
Prendetevi il vostro tempo per ammirare questo capolavoro dall’esterno e poi esploratene l’interno e scoprite le curiosità che si celano nella sua Cripta.
Terminata la visita credo proprio sia ora di uno spuntino. Prendete la via alle spalle della Basilica fino a raggiungere il Panificio Fiore, dove potrete assaggiare la vera focaccia barese.
Vi consiglio di mangiarla sulle mura. Poco distante dal panificio c’è una scaletta che conduce ad un punto della muraglia con numerose panchine e una bella vista sulla Basilica di San Nicola.
Gettatevi nuovamente nel cuore di Bari vecchia e perdetevi tra i suoi vicoletti. Solo così potrete scoprire archi, corti e chianche.
Incontrerete per primo l’Arco Meraviglia (o delle meraviglia), in Strada Zonnelli. Fu realizzato dall’omonima famiglia milanese nel corso del Cinquecento per unire due palazzi contigui, anche se la leggenda narra che fu costruito in una notte per permettere a due innamorati di incontrarsi.
Poco distante scoprirete anche la prima delle corti: Corte Zeuli.
Continuando a girovagare, dirigendovi verso il lato orientale del centro potrete imbattervi in Corte Alberolungo, così chiamata per via di un alto albero che ora non c’è più. Passando sotto l’Arco Carducci, dipinto di un bel celeste e punteggiato da stelle dorate, entrare dell’omonima corte, si trova nei pressi di Strada Dietro Tresca.
Incontrerete per primo l’Arco Meraviglia (o delle meraviglia), in Strada Zonnelli. Fu realizzato dall’omonima famiglia milanese nel corso del Cinquecento per unire due palazzi contigui, anche se la leggenda narra che fu costruito in una notte per permettere a due innamorati di incontrarsi.
Poco distante scoprirete anche la prima delle corti: Corte Zeuli.
Continuando a girovagare, dirigendovi verso il lato orientale del centro potrete imbattervi in Corte Alberolungo, così chiamata per via di un alto albero che ora non c’è più. Passando sotto l’Arco Carducci, dipinto di un bel celeste e punteggiato da stelle dorate, entrare dell’omonima corte, si trova nei pressi di Strada Dietro Tresca.
Dopo esservi persi e ritrovati tra le stradine sbucherete alla Cattedrale di San Sabino. Anche in questo caso scoprite i segreti che cela all’interno: è infatti un esempio di architettura solstiziale.
Appena fuori dalla cattedrale vi imbatterete nell’Arco della Neve dove anticamente si conservava il ghiaccio per i commercianti. Continuando sulla strada troverete anche l’Arco delle Streghe che pare fosse il ritrovo di fattucchiere esperte in malocchio in grado di trasformarsi in gatti neri.
Continuate il vostro girovagare fino a raggiungere il Castello Normanno Svevo. Potete decidere di visitarne gli interni che ospitano un museo, oppure ammirarne solamente la cinta muraria e continuare l’esplorazione dei vicoli di Bari Vecchia.
Appena fuori dalla cattedrale vi imbatterete nell’Arco della Neve dove anticamente si conservava il ghiaccio per i commercianti. Continuando sulla strada troverete anche l’Arco delle Streghe che pare fosse il ritrovo di fattucchiere esperte in malocchio in grado di trasformarsi in gatti neri.
Continuate il vostro girovagare fino a raggiungere il Castello Normanno Svevo. Potete decidere di visitarne gli interni che ospitano un museo, oppure ammirarne solamente la cinta muraria e continuare l’esplorazione dei vicoli di Bari Vecchia.
Avete ormai attraversato Bari Vecchia dall’alto al basso, da oriente a occidente, ma ora viene la ciliegina sulla torta.
Di fronte al castello si apre la bella Piazza Federico II di Svevia con due archi ai lati. Passando sotto quello più basso vi ritroverete circondati da simpatiche signore con le mani infarinate e sapienti modellatrici di pasta. Stanno creando le orecchiette: fate posto nello zaino per il migliore souvenir che possiate portare a casa.
Se non ci siete riusciti può darsi finirete in Largo Chiurla, che porta a Corte Notar Morea o vi imbatterete in Largo Albicocca conosciuta anche come la piazza degli innamorati. In questo angolino riuscirete a respirare nuovamente l’essenza di Bari Vecchia lontana dai turisti. Questa piazzetta è frequentatissima dai baresi soprattutto nel weekend.
Di fronte al castello si apre la bella Piazza Federico II di Svevia con due archi ai lati. Passando sotto quello più basso vi ritroverete circondati da simpatiche signore con le mani infarinate e sapienti modellatrici di pasta. Stanno creando le orecchiette: fate posto nello zaino per il migliore souvenir che possiate portare a casa.
Se non ci siete riusciti può darsi finirete in Largo Chiurla, che porta a Corte Notar Morea o vi imbatterete in Largo Albicocca conosciuta anche come la piazza degli innamorati. In questo angolino riuscirete a respirare nuovamente l’essenza di Bari Vecchia lontana dai turisti. Questa piazzetta è frequentatissima dai baresi soprattutto nel weekend.
È venuto il momento di uscire dal labirinto ingarbugliato delle stradine e salutare Bari Vecchia da due dei suoi luoghi più simbolici e frequentati.
Piazza del Ferrarese, il ritrovo dei più giovani e Piazza Mercantile, dominata dalla stupenda loggia del Palazzo del Sedile, sono divenute punto di riferimento per la movida barese, ma allo stesso tempo sono luoghi affascinanti pieni di storia.
Piazza del Ferrarese, il ritrovo dei più giovani e Piazza Mercantile, dominata dalla stupenda loggia del Palazzo del Sedile, sono divenute punto di riferimento per la movida barese, ma allo stesso tempo sono luoghi affascinanti pieni di storia.
Terminata l’esplorazione dell’intricato quartiere della città vecchia, attraversate Corso Vittorio Emanuele e scoprite la “Bari parigina”.
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