Pamukkale, come visitarla
Sito internet
Informazioni utili
Le piscine di bianco calcare e le rovine dell’antica città termale di Hierapolis sono all’interno dello stesso parco.
L’ingresso è a pagamento, per il costo del biglietto e gli orari verificate il sito internet.
L’ingresso al sito è compreso nel Museum Pass.
Per la visita considerate almeno 2 ore e mezza.
Il parco ha due ingressi: ovest (ai piedi della collina) e sud (il principale in cima alla collina). Se entrerete da quello sud visiterete prima le rovine della città e terminerete la visita tra le piscine. Io vi consiglio questo percorso in modo da rilassarvi con l’acqua dopo la calura della visita archeologica.
Vi consiglio anche di programmare la vostra visita in modo da uscire dal parco poco prima dell’orario di chiusura in modo da essere nell’area delle piscine per il tramonto.
La visita
La città di Hierapolis divenne un centro terapeutico già all'epoca della sua fondazione, intorno al 190 a.C.. Essa prosperò sotto i romani e ancora di più sotto i bizantini, quando una vasta parte della popolazione era costituita da comunità ebree e ortodosse. Tuttavia, frequenti terremoti portarono alla distruzione della città che fu definitivamente abbandonata dopo l'ennesima scossa del 1334.
Entrando dall'ingresso sud percorrete l'arteria commerciale che tagliava la città da nord a sud ed era delimitata alle due estremità da archi monumentali.
Iniziate la visita dalle fondamenta della basilica bizantina (4) che si trova vicino all’Agorà.
Seguendo la strada colonnata arriverete all’antica piscina (2) accessibile con biglietto separato
Questa era l’antica vasca sacra di cui sono rimaste solo alcune colonne di marmo semisommerse.
Anticamente si diceva che l'acqua, ricca di minerali e mantenuta alla più che piacevole temperatura di 36°C, fosse dotata di proprietà ricostituenti.
Svoltando a destra verso lo spettacolare teatro romano incontrerete il Tempio di Apollo (6). Come a Didime e a Delfi, il tempio aveva un oracolo che veniva interpretato dai sacerdoti. Il suo potere derivava da una fonte che emanava gas letali chiamata Plutonium (dal nome del dio dell'oltretomba, Plutone
Per vedere questa sorgente letale dirigetevi verso il teatro romano, varcate il primo ingresso della recinzione sulla destra e seguite il sentiero che scende a destra. A sinistra, di fronte al grande tempio simile a un cubo, vi è una piccola entrata sotterranea, sbarrata da una grata arrugginita e segnalata da un cartello che recita "Tehlikelidir Zehirli Gaz" (Pericolo, gas velenoso). Ascoltando con attenzione, potrete sentire il gorgoglio del gas che sale dall'acqua.
In cima alla strada, invece, arriverete al grandioso teatro romano, costruito in varie fasi dagli imperatori Adriano e Settimio Severo. Poteva contenere oltre 12.000 spettatori. Il palco è in gran parte ancora visibile, così come i pannelli decorativi e i sedili della prima fila, riservati alle personalità.
Dal teatro, un ripido sentiero in salita porta, in una decina di minuti, al Martirio di San Filippo Apostolo: un'intricata struttura ottagonale situata nel luogo in cui si ritiene che sia stato martirizzato san Filippo. Le diverse versioni descritte nelle fonti antiche creano però un po'di confusione riguardo a quale sia il Filippo qui martirizzato.
Informazioni utili
Le piscine di bianco calcare e le rovine dell’antica città termale di Hierapolis sono all’interno dello stesso parco.
L’ingresso è a pagamento, per il costo del biglietto e gli orari verificate il sito internet.
L’ingresso al sito è compreso nel Museum Pass.
Per la visita considerate almeno 2 ore e mezza.
Il parco ha due ingressi: ovest (ai piedi della collina) e sud (il principale in cima alla collina). Se entrerete da quello sud visiterete prima le rovine della città e terminerete la visita tra le piscine. Io vi consiglio questo percorso in modo da rilassarvi con l’acqua dopo la calura della visita archeologica.
Vi consiglio anche di programmare la vostra visita in modo da uscire dal parco poco prima dell’orario di chiusura in modo da essere nell’area delle piscine per il tramonto.
La visita
La città di Hierapolis divenne un centro terapeutico già all'epoca della sua fondazione, intorno al 190 a.C.. Essa prosperò sotto i romani e ancora di più sotto i bizantini, quando una vasta parte della popolazione era costituita da comunità ebree e ortodosse. Tuttavia, frequenti terremoti portarono alla distruzione della città che fu definitivamente abbandonata dopo l'ennesima scossa del 1334.
Entrando dall'ingresso sud percorrete l'arteria commerciale che tagliava la città da nord a sud ed era delimitata alle due estremità da archi monumentali.
Iniziate la visita dalle fondamenta della basilica bizantina (4) che si trova vicino all’Agorà.
Seguendo la strada colonnata arriverete all’antica piscina (2) accessibile con biglietto separato
Questa era l’antica vasca sacra di cui sono rimaste solo alcune colonne di marmo semisommerse.
Anticamente si diceva che l'acqua, ricca di minerali e mantenuta alla più che piacevole temperatura di 36°C, fosse dotata di proprietà ricostituenti.
Svoltando a destra verso lo spettacolare teatro romano incontrerete il Tempio di Apollo (6). Come a Didime e a Delfi, il tempio aveva un oracolo che veniva interpretato dai sacerdoti. Il suo potere derivava da una fonte che emanava gas letali chiamata Plutonium (dal nome del dio dell'oltretomba, Plutone
Per vedere questa sorgente letale dirigetevi verso il teatro romano, varcate il primo ingresso della recinzione sulla destra e seguite il sentiero che scende a destra. A sinistra, di fronte al grande tempio simile a un cubo, vi è una piccola entrata sotterranea, sbarrata da una grata arrugginita e segnalata da un cartello che recita "Tehlikelidir Zehirli Gaz" (Pericolo, gas velenoso). Ascoltando con attenzione, potrete sentire il gorgoglio del gas che sale dall'acqua.
In cima alla strada, invece, arriverete al grandioso teatro romano, costruito in varie fasi dagli imperatori Adriano e Settimio Severo. Poteva contenere oltre 12.000 spettatori. Il palco è in gran parte ancora visibile, così come i pannelli decorativi e i sedili della prima fila, riservati alle personalità.
Dal teatro, un ripido sentiero in salita porta, in una decina di minuti, al Martirio di San Filippo Apostolo: un'intricata struttura ottagonale situata nel luogo in cui si ritiene che sia stato martirizzato san Filippo. Le diverse versioni descritte nelle fonti antiche creano però un po'di confusione riguardo a quale sia il Filippo qui martirizzato.
Terminata la visita del teatro tornate verso l’agorà e svoltate a destra nuovamente sulla strada principale verso l’antico ingresso nord della città. Percorrete l’arteria che conserva ancora intatte diverse parti della pavimentazione originaria e alcune colonne fino a raggiungere l’Arco di Domiziano (11) con le sue torri gemelle.
Oltre l'Arco di Domiziano ci sono le rovine delle terme romane e della necropoli (cimitero) che si estende per diversi chilometri verso nord.
Per tornare verso il centro città seguite il sentiero che costeggia il costone della collina in modo da avere le migliori visuali sulle piscine che visiterete a breve.
Tra l’agorà e l’inizio della discesa lungo la bianca collina troverete il Museo Archeologico di Hierapolis (sito internet) situato nelle antiche terme romane (1). Questo museo è suddiviso in tre sezioni: nella prima sono raccolti meravigliosi sarcofagi; la seconda espone piccoli reperti provenienti da Hierapolis e Afrodisia; e nella terza si ammirano fregi e opere scultoree d'epoca romana.
Io non l’ho visitato quindi non so consigliarvi se meriti o meno la visita, magari fatemelo sapere voi.
A questo punto è giunta l’ora di iniziare la visita del “castello di cotone”.
Per proteggere la superficie di calcite le guardie vi faranno togliere le scarpe. Preparatevi quindi a portarvele appresso: portate con voi una busta di plastica e uno zainetto.
Anche se la roccia del crinale sembra tagliente lo scorrere dell'acqua mantiene il suolo per lo più soffice e in alcuni casi appiccicoso, attenti a non scivolare!
Sebbene molte vasche siano vuote o proibite ai bagnanti, è possibile immergersi in alcune di esse quindi portate con voi anche il costume da bagno e un asciugamano. Visto il bianco delle piscine e il riflesso dell’acqua non dimenticate di indossare degli occhiali da sole e la crema protettiva.
Al termine del sentiero tra le vasche potrete rindossare le vostre calzature e uscire dal sito.
Ai piedi della collina (all’esterno del sito) vedrete una piscina pubblica con finte formazioni di travertino, potrebbe essere un passatempo carino se avete un po’ di tempo.
Oltre l'Arco di Domiziano ci sono le rovine delle terme romane e della necropoli (cimitero) che si estende per diversi chilometri verso nord.
Per tornare verso il centro città seguite il sentiero che costeggia il costone della collina in modo da avere le migliori visuali sulle piscine che visiterete a breve.
Tra l’agorà e l’inizio della discesa lungo la bianca collina troverete il Museo Archeologico di Hierapolis (sito internet) situato nelle antiche terme romane (1). Questo museo è suddiviso in tre sezioni: nella prima sono raccolti meravigliosi sarcofagi; la seconda espone piccoli reperti provenienti da Hierapolis e Afrodisia; e nella terza si ammirano fregi e opere scultoree d'epoca romana.
Io non l’ho visitato quindi non so consigliarvi se meriti o meno la visita, magari fatemelo sapere voi.
A questo punto è giunta l’ora di iniziare la visita del “castello di cotone”.
Per proteggere la superficie di calcite le guardie vi faranno togliere le scarpe. Preparatevi quindi a portarvele appresso: portate con voi una busta di plastica e uno zainetto.
Anche se la roccia del crinale sembra tagliente lo scorrere dell'acqua mantiene il suolo per lo più soffice e in alcuni casi appiccicoso, attenti a non scivolare!
Sebbene molte vasche siano vuote o proibite ai bagnanti, è possibile immergersi in alcune di esse quindi portate con voi anche il costume da bagno e un asciugamano. Visto il bianco delle piscine e il riflesso dell’acqua non dimenticate di indossare degli occhiali da sole e la crema protettiva.
Al termine del sentiero tra le vasche potrete rindossare le vostre calzature e uscire dal sito.
Ai piedi della collina (all’esterno del sito) vedrete una piscina pubblica con finte formazioni di travertino, potrebbe essere un passatempo carino se avete un po’ di tempo.
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