La storia di Fuerteventura in breve
In questa pagina ripercorrerò in breve la storia di Fuerteventura. Non voglio annoiarvi troppo, vi fornirò giusto qualche informazione per comprendere meglio l’Isola.
Nel corso della sua storia, Fuerteventura ha avuto diversi nomi.
I romani la chiamarono Planaria a causa della piattezza del suo territorio, mentre furono i primi conquistatori europei a chiamarla Fuerteventura (Forte Avventura).
Nel 1405 un gruppo di avventurieri normanno sbarcarono sull’isola e la trovarono divisa in due regni tribali separati da un basso muro lungo 6 km: il regno dei guanci di Jandía, nella penisola meridionale, che si estendeva a nord fino a La Pared, e il regno guancio di Maxorata, che occupava il resto dell’isola.
I normanni instaurarono la loro base permanente nella zona montuosa, dove oggi sorge Betancuria e sottometterono tutta la popolazione locale.
La scelta del sito fu determinata dalla presenza di acqua (è ancora oggi la parte più lussureggiante di quest’isola prevalentemente arida) e dalla conformazione montuosa, che garantiva un certo grado di protezione dalle incursioni dei pirati.
A poco a poco si diffusero nuovi insediamenti in tutta l’isola e, nel XVII secolo, gli spagnoli occuparono El Cotillo, un tempo sede del regno guancio di Maxorata.
Sull’isola si instaurò un señorío (il governo dell’isola che faceva le veci della Corona spagnola), ma nel corso del secolo successivo, alcuni ufficiali della milizia dell’isola avevano costituito un centro di potere rivale a La Oliva. La loro splendida residenza (a Casa de los Coroneles) è ancora visitabile a La Oliva. I “Colonnelli” assunsero l’effettivo controllo degli affari di Fuerteventura, arricchendosi a spese della popolazione contadina, finché la milizia venne sciolta nel 1834, e nel 1912 l’isola ottenne, insieme ad altre terre dell’arcipelago, un certo grado di autonomia attraverso l’insediamento del cabildo (amministrazione locale).
Nel corso della sua storia, Fuerteventura ha avuto diversi nomi.
I romani la chiamarono Planaria a causa della piattezza del suo territorio, mentre furono i primi conquistatori europei a chiamarla Fuerteventura (Forte Avventura).
Nel 1405 un gruppo di avventurieri normanno sbarcarono sull’isola e la trovarono divisa in due regni tribali separati da un basso muro lungo 6 km: il regno dei guanci di Jandía, nella penisola meridionale, che si estendeva a nord fino a La Pared, e il regno guancio di Maxorata, che occupava il resto dell’isola.
I normanni instaurarono la loro base permanente nella zona montuosa, dove oggi sorge Betancuria e sottometterono tutta la popolazione locale.
La scelta del sito fu determinata dalla presenza di acqua (è ancora oggi la parte più lussureggiante di quest’isola prevalentemente arida) e dalla conformazione montuosa, che garantiva un certo grado di protezione dalle incursioni dei pirati.
A poco a poco si diffusero nuovi insediamenti in tutta l’isola e, nel XVII secolo, gli spagnoli occuparono El Cotillo, un tempo sede del regno guancio di Maxorata.
Sull’isola si instaurò un señorío (il governo dell’isola che faceva le veci della Corona spagnola), ma nel corso del secolo successivo, alcuni ufficiali della milizia dell’isola avevano costituito un centro di potere rivale a La Oliva. La loro splendida residenza (a Casa de los Coroneles) è ancora visitabile a La Oliva. I “Colonnelli” assunsero l’effettivo controllo degli affari di Fuerteventura, arricchendosi a spese della popolazione contadina, finché la milizia venne sciolta nel 1834, e nel 1912 l’isola ottenne, insieme ad altre terre dell’arcipelago, un certo grado di autonomia attraverso l’insediamento del cabildo (amministrazione locale).
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