L'Islanda orientale
Dopo la mia esperienza di viaggio a marzo 2020 ho creato un itinerario ideale per gustare il meglio di questo selvaggio Paese in una settimana abbondante. L'ideale è partire di sabato e rientrare la domenica successiva per un totale di 9 giorni.
Questo itinerario evita di avventurarsi nelle zone più difficili da raggiungere in questa stagione. Considerate in ogni caso la possibilità che alcune strade siano inagibili e potrebbe essere impossibile visitare alcuni luoghi. Mi raccomando non sottovalutate il clima e le condizioni delle strade.
Giorno 1, Reykjavik .
Cercate di prendere un volo che vi permetta di arrivare in Islanda nel primo pomeriggio, ritirate il vostro mezzo direttamente in aeroporto e guidate fino a Reykjavik.
Scoprite la capitale più a nord del mondo spesso descritta come la città dal "volto di ghiaccio, cuore di fuoco” per la sua vita notturna. Ecco un itinerario per un pomeriggio a Reykjavik.
Dormite a Reykjavik.
Giorno 2, Parco Nazionale Þingvellir, le cascate di Hraunfossar e Barnarfoss e la sorgente di Deildartunguhver.
La sveglia suona presto come per il resto del viaggio. Partite in direzione del Parco Nazionale di Þingvellir, per scoprire com’è nata l’Islanda sia dal punto di vista geologico che da quello politico.
Dopo pranzo risalite in auto e dirigetevi alle cascate di Hraunfossar e Barnarfoss. Terminata la breve visita guidate fino alla sorgente di Deildartunguhver: la più potente sorgente di acqua calda d‘Europa.
Tornate indietro e dirigetevi verso la costa fino al verso la costa fino ad incrociare la la Hringvegur (la famosa strada 1: il "ring").Svoltate a destra e prendete il tunnel di 6km che lo attraversa il Hvalfjörður e continuate verso nord fino a Stykkishólmur dove passerete la notte. Questo è il punto più a nord che toccherete in questo itinerario.
Questo itinerario evita di avventurarsi nelle zone più difficili da raggiungere in questa stagione. Considerate in ogni caso la possibilità che alcune strade siano inagibili e potrebbe essere impossibile visitare alcuni luoghi. Mi raccomando non sottovalutate il clima e le condizioni delle strade.
Giorno 1, Reykjavik .
Cercate di prendere un volo che vi permetta di arrivare in Islanda nel primo pomeriggio, ritirate il vostro mezzo direttamente in aeroporto e guidate fino a Reykjavik.
Scoprite la capitale più a nord del mondo spesso descritta come la città dal "volto di ghiaccio, cuore di fuoco” per la sua vita notturna. Ecco un itinerario per un pomeriggio a Reykjavik.
Dormite a Reykjavik.
Giorno 2, Parco Nazionale Þingvellir, le cascate di Hraunfossar e Barnarfoss e la sorgente di Deildartunguhver.
La sveglia suona presto come per il resto del viaggio. Partite in direzione del Parco Nazionale di Þingvellir, per scoprire com’è nata l’Islanda sia dal punto di vista geologico che da quello politico.
Dopo pranzo risalite in auto e dirigetevi alle cascate di Hraunfossar e Barnarfoss. Terminata la breve visita guidate fino alla sorgente di Deildartunguhver: la più potente sorgente di acqua calda d‘Europa.
Tornate indietro e dirigetevi verso la costa fino al verso la costa fino ad incrociare la la Hringvegur (la famosa strada 1: il "ring").Svoltate a destra e prendete il tunnel di 6km che lo attraversa il Hvalfjörður e continuate verso nord fino a Stykkishólmur dove passerete la notte. Questo è il punto più a nord che toccherete in questo itinerario.
Giorno 3, Penisola di Snaefellnes.
La giornata di oggi è interamente dedicata alla visita della penisola di Snaefellsnes, chiamata "Islanda in miniatura" grazie alla diversità di paesaggi. Con le montagne da una parte e il mare dall'altra, al suo interno ospita il ghiacciaio di Jules Verne, una spiaggia abitata dalle foche, alcune spiagge nere e la montagna più fotografata di tutta l'Islanda.
Passate la notte a Borgarnes.
Giorno 4, Gulfoss e Geisyr.
Oggi farete i conti con la potenza della natura, daal bollente Geisyr alla maestosa cascata Gulfoss.
Svegliatevi presto, riprendete la Hringvegur (la famosa strada 1: il "ring") verso sud fino ad incontrare il Hvalfjörður, ma questa volta non prendete il tunnel, ma circumnavigate il fiordo in quello che potrebbe essere tra i migliori panorami che vedrete.
Prendete poi la strada n48 e, se la strada di accesso è sgombra dalla neve, fermatevi a fare qualche foto alla cascata di þórufoss. Continuate verso sud per svoltare a sinistra sulla strada 36 e ripassare davanti al parco Þingvellir.
Da questo momento potete seguire l’itinerario del circolo d’oro che trovate qui e continuare fino a Hella dove pernotterete.
La giornata di oggi è interamente dedicata alla visita della penisola di Snaefellsnes, chiamata "Islanda in miniatura" grazie alla diversità di paesaggi. Con le montagne da una parte e il mare dall'altra, al suo interno ospita il ghiacciaio di Jules Verne, una spiaggia abitata dalle foche, alcune spiagge nere e la montagna più fotografata di tutta l'Islanda.
Passate la notte a Borgarnes.
Giorno 4, Gulfoss e Geisyr.
Oggi farete i conti con la potenza della natura, daal bollente Geisyr alla maestosa cascata Gulfoss.
Svegliatevi presto, riprendete la Hringvegur (la famosa strada 1: il "ring") verso sud fino ad incontrare il Hvalfjörður, ma questa volta non prendete il tunnel, ma circumnavigate il fiordo in quello che potrebbe essere tra i migliori panorami che vedrete.
Prendete poi la strada n48 e, se la strada di accesso è sgombra dalla neve, fermatevi a fare qualche foto alla cascata di þórufoss. Continuate verso sud per svoltare a sinistra sulla strada 36 e ripassare davanti al parco Þingvellir.
Da questo momento potete seguire l’itinerario del circolo d’oro che trovate qui e continuare fino a Hella dove pernotterete.
Giorno 5, Seljalandsfoss, Skogafoss e Kvernufoss.
Nei prossimi 3 giorni seguirete la costa meridionale per scoprirne le sue bellezze.
Oggi è il “giorno delle cascate”. Se avete visto un calendario o delle immagini dell’Islanda vi sarete sicuramente imbattuti nella Seljalandsfoss: la “Cascata Liquida”. Percorrete il sentiero che vi porterà alle spalle della cascata prima di avventurarvi verso la vicina e nascosta cascata di Gljúfurárfoss. Mi raccomando, portatevi qualcosa per proteggervi dagli schizzi!
Terminata la visita a queste due bellezze continuate a guidare verso est con l’oceano a destra e il maestoso Eyjafjallajokull a sinistra. Questo è il vulcano che provocò l'eruzione che nel 2010 paralizzò i cieli di tutt’Europa. Pranzate in uno dei locali con vista sulla cascata di Skogafoss.
Maestosa e affascinante, Skogafoss contende a Gullfoss il titolo di cascata più fotogenica d'Islanda grazie alla facilità con cui si formano splendidi arcobaleni.
A fianco della cascata c’è una scalinata che permette di arrivare in cima, ma la sconsiglio in inverno. È spesso in pessime condizioni e il rischio non ripaga la vista.
Vicino a Skogafoss c’è un’altra cascata meno famosa, ma che invece consiglio. Kvernufoss infatti si trova al fondo di un bel sentiero lungo il fiume e soprattutto è possibile camminare fino alle spalle della cascata.
Continuando verso est non fermatevi a Vik (potrete fermarvi al ritorno), ma poco dopo visitate la spiaggia della Hjörleifshöfði Cave (spesso la strada per arrivarci è innevata) e fate alcune soste fotografiche al Fjaðrárgljúfur o alle cascate di Systrafoss e Systravatn.
Soggiornate per la notte a Hof.
Nei prossimi 3 giorni seguirete la costa meridionale per scoprirne le sue bellezze.
Oggi è il “giorno delle cascate”. Se avete visto un calendario o delle immagini dell’Islanda vi sarete sicuramente imbattuti nella Seljalandsfoss: la “Cascata Liquida”. Percorrete il sentiero che vi porterà alle spalle della cascata prima di avventurarvi verso la vicina e nascosta cascata di Gljúfurárfoss. Mi raccomando, portatevi qualcosa per proteggervi dagli schizzi!
Terminata la visita a queste due bellezze continuate a guidare verso est con l’oceano a destra e il maestoso Eyjafjallajokull a sinistra. Questo è il vulcano che provocò l'eruzione che nel 2010 paralizzò i cieli di tutt’Europa. Pranzate in uno dei locali con vista sulla cascata di Skogafoss.
Maestosa e affascinante, Skogafoss contende a Gullfoss il titolo di cascata più fotogenica d'Islanda grazie alla facilità con cui si formano splendidi arcobaleni.
A fianco della cascata c’è una scalinata che permette di arrivare in cima, ma la sconsiglio in inverno. È spesso in pessime condizioni e il rischio non ripaga la vista.
Vicino a Skogafoss c’è un’altra cascata meno famosa, ma che invece consiglio. Kvernufoss infatti si trova al fondo di un bel sentiero lungo il fiume e soprattutto è possibile camminare fino alle spalle della cascata.
Continuando verso est non fermatevi a Vik (potrete fermarvi al ritorno), ma poco dopo visitate la spiaggia della Hjörleifshöfði Cave (spesso la strada per arrivarci è innevata) e fate alcune soste fotografiche al Fjaðrárgljúfur o alle cascate di Systrafoss e Systravatn.
Soggiornate per la notte a Hof.
Giorno 6, Ice Cave, Jökulsarlón e Skaftafell.
Al mattino presto concedetevi l’escursione in una delle grotte di ghiaccio del ghiacciaio Vatnajökull, prima di iniziare il lento ritorno verso Keflavík. Pranzate nei pressi della laguna di Jökulsarlón e, dopo aver ammirato gli iceberg sul lago, passeggiate sulla famosa Diamonds beach.
Prima di ritornare al villaggio di Vik dove passerete la notte, fermatevi nel parco nazionale di Skaftafell per ammirare da vicino il ghiacciaio Svínafellsjökull e la cascata di Svartifoss.
Al mattino presto concedetevi l’escursione in una delle grotte di ghiaccio del ghiacciaio Vatnajökull, prima di iniziare il lento ritorno verso Keflavík. Pranzate nei pressi della laguna di Jökulsarlón e, dopo aver ammirato gli iceberg sul lago, passeggiate sulla famosa Diamonds beach.
Prima di ritornare al villaggio di Vik dove passerete la notte, fermatevi nel parco nazionale di Skaftafell per ammirare da vicino il ghiacciaio Svínafellsjökull e la cascata di Svartifoss.
Giorno 7, Vik e Sólheimasandur.
Di buon mattino fate una passeggiata sulla famosa spiaggia nera di Vik. Riprendete la macchina per fermarvi dopo poco in un parcheggio lungo la strada e camminare per 4km fino al famoso relitto dell’aereo sulla spiaggia di Sólheimasandur.
Per oggi basta camminare, ma ancora un po’ di strada fino a raggiungere Hveragerði dove passerete la notte. Se nei giorni precedenti avete saltato qualche tappa per il brutto tempo o perché eravate in ritardo sulla tabella di marcia potete recuperare oggi. Se invece siete stati bravi, vi meritate un tuffo nel fiume termale di Reykjadalur poco dopo Hveragerði.
Giorno 8, penisola di Reykjanes e Blue Lagoon.
La giornata di oggi è dedicata all’altra famosa penisola Islandese: Reykjanes. Dopo esservi avventurati nelle viscere del ghiacciaio è venuto il momento di entrare in nella grotta di lava di Raufarhólshellir. Terminata la visita andate alla scoperta del Parco Nazionale di Reykjanesfólkvangur. I tre punti focali sono il Kleifarvatn, un profondo lago minerale con sorgenti termali sommerse e spiagge di sabbia nera; la fumante e ribollente area geotermica di Krýsuvíka Seltún; e le più grandi scogliere di Krýsuvíkurberg.
Prima di rientrare in hotel a Keflavík, non perdetevi il piccolo ponte pedonale tra la placca nordamericana e la placca eurasiatica (l’unico ponte al mondo che collega 2 continenti) e il faro di Garður.
Lasciate le vostre cose in hotel e immergetevi nelle acque della Laguna blu per godere il tramonto e, perché no, anche l’aurora! Se avete ancora le energie potete fare 4 salti nelle discoteche di Reykjavík oppure ritirarvi in hotel a preparare i bagagli.
Di buon mattino fate una passeggiata sulla famosa spiaggia nera di Vik. Riprendete la macchina per fermarvi dopo poco in un parcheggio lungo la strada e camminare per 4km fino al famoso relitto dell’aereo sulla spiaggia di Sólheimasandur.
Per oggi basta camminare, ma ancora un po’ di strada fino a raggiungere Hveragerði dove passerete la notte. Se nei giorni precedenti avete saltato qualche tappa per il brutto tempo o perché eravate in ritardo sulla tabella di marcia potete recuperare oggi. Se invece siete stati bravi, vi meritate un tuffo nel fiume termale di Reykjadalur poco dopo Hveragerði.
Giorno 8, penisola di Reykjanes e Blue Lagoon.
La giornata di oggi è dedicata all’altra famosa penisola Islandese: Reykjanes. Dopo esservi avventurati nelle viscere del ghiacciaio è venuto il momento di entrare in nella grotta di lava di Raufarhólshellir. Terminata la visita andate alla scoperta del Parco Nazionale di Reykjanesfólkvangur. I tre punti focali sono il Kleifarvatn, un profondo lago minerale con sorgenti termali sommerse e spiagge di sabbia nera; la fumante e ribollente area geotermica di Krýsuvíka Seltún; e le più grandi scogliere di Krýsuvíkurberg.
Prima di rientrare in hotel a Keflavík, non perdetevi il piccolo ponte pedonale tra la placca nordamericana e la placca eurasiatica (l’unico ponte al mondo che collega 2 continenti) e il faro di Garður.
Lasciate le vostre cose in hotel e immergetevi nelle acque della Laguna blu per godere il tramonto e, perché no, anche l’aurora! Se avete ancora le energie potete fare 4 salti nelle discoteche di Reykjavík oppure ritirarvi in hotel a preparare i bagagli.
Giorno 9, volo di ritorno
È il momento di tornare verso l’aeroporto e volare a casa con l’Islanda nel cuore!
È il momento di tornare verso l’aeroporto e volare a casa con l’Islanda nel cuore!
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