L'Islanda nord occidentale
L’area principale da scoprire in questa zona del paese sono sicuramente i fiordi occidentali, ma sono difficili da raggiungere, cercherò di scoprirli al più presto.
Kolugljúfur
Imboccando la strada n. 715 a sud della ring road si raggiungono alcune spettacolari cascate che cadono nel piccolo canyon un tempo dimora di una bellissima troll.
Penisola di Vatnsnes
Malgrado la strada n 711 sia sterrata, la Penisola di Vatnsnes costituisce una splendida deviazione dalla Hringvegur (circa 82 km in totale).
Provenendo da est, inizierete la scoperta del lato orientale penisola. La prima fermata è sicuramente il magnifico faraglione di Hvítserkur. La leggenda narra che questa roccia alta 15 metri sia un troll fu sorpreso dall’alba mentre cercava di distruggere il monastero di Þingeyrar; oggi molti riscontrano la somiglianza con un rinoceronte.
Il parcheggio gratuito si trova 30 km a nord della Hringvegur ed è proprio vicino alla piattaforma panoramica. Da li parte un sentiero che permette di avvicinarsi ulteriormente. Con la bassa marea si riesce persino a raggiungere il faraglione. Il percorso è piuttosto ripido, ma molto breve.
Non ci sono servizi igienici, ma potete usare quelli dell’Ósar HI Hostel sulla strada, che serve anche drink e spuntini.
Continuando il percorso littoraneo seguirete tutta la dorsale della penisola in un susseguirsi di colline scoscese. Questo è il luogo con maggior concentrazione di foche di tutta l’Islanda. I migliori punti di avvistamento sono: Illugastadir e Svalbard.
Le cascate di Hraunfossar e Barnarfoss
Queste cascate sono generate dal fiume Hvítá (non è lo stesso di Gullfoss).
La cascata di Hraunfossar è formata da decine di rigoletti d’acqua spumeggiante che scivolano tra la nera lava creando un disegno in continuo cambiamento. L’acqua sembra sgorgare direttamente dal campo lavico di Hallmundarhraun, originato da un'eruzione dei vulcani che si trovano sotto il ghiacciaio Langjökull. Il nome Hraunfossar infatti deriva da hraun: "lava" in islandese. Si trovano molti piccoli fiumiciattoli che defluiscono dalla lava per una lunghezza di circa 900 metri.
Poco più a monte si trova Barnafoss, una cascata che scivola impetuosa che scivola in una stretta gola. Il suo nome significa "cascata dei bambini", da un incidente avvenuto qui in passato. Un tempo, sopra la cascata si trovava un ponte da cui sembra siano caduti due bambini perdendo la vita. Dopo questo tragico avvenimento la madre dei bimbi convinse gli altri abitanti del luogo a distruggere il ponte.
Per qualche consiglio su come fotografare una cascata date un’occhiata al mio articolo qui.
Kolugljúfur
Imboccando la strada n. 715 a sud della ring road si raggiungono alcune spettacolari cascate che cadono nel piccolo canyon un tempo dimora di una bellissima troll.
Penisola di Vatnsnes
Malgrado la strada n 711 sia sterrata, la Penisola di Vatnsnes costituisce una splendida deviazione dalla Hringvegur (circa 82 km in totale).
Provenendo da est, inizierete la scoperta del lato orientale penisola. La prima fermata è sicuramente il magnifico faraglione di Hvítserkur. La leggenda narra che questa roccia alta 15 metri sia un troll fu sorpreso dall’alba mentre cercava di distruggere il monastero di Þingeyrar; oggi molti riscontrano la somiglianza con un rinoceronte.
Il parcheggio gratuito si trova 30 km a nord della Hringvegur ed è proprio vicino alla piattaforma panoramica. Da li parte un sentiero che permette di avvicinarsi ulteriormente. Con la bassa marea si riesce persino a raggiungere il faraglione. Il percorso è piuttosto ripido, ma molto breve.
Non ci sono servizi igienici, ma potete usare quelli dell’Ósar HI Hostel sulla strada, che serve anche drink e spuntini.
Continuando il percorso littoraneo seguirete tutta la dorsale della penisola in un susseguirsi di colline scoscese. Questo è il luogo con maggior concentrazione di foche di tutta l’Islanda. I migliori punti di avvistamento sono: Illugastadir e Svalbard.
Le cascate di Hraunfossar e Barnarfoss
Queste cascate sono generate dal fiume Hvítá (non è lo stesso di Gullfoss).
La cascata di Hraunfossar è formata da decine di rigoletti d’acqua spumeggiante che scivolano tra la nera lava creando un disegno in continuo cambiamento. L’acqua sembra sgorgare direttamente dal campo lavico di Hallmundarhraun, originato da un'eruzione dei vulcani che si trovano sotto il ghiacciaio Langjökull. Il nome Hraunfossar infatti deriva da hraun: "lava" in islandese. Si trovano molti piccoli fiumiciattoli che defluiscono dalla lava per una lunghezza di circa 900 metri.
Poco più a monte si trova Barnafoss, una cascata che scivola impetuosa che scivola in una stretta gola. Il suo nome significa "cascata dei bambini", da un incidente avvenuto qui in passato. Un tempo, sopra la cascata si trovava un ponte da cui sembra siano caduti due bambini perdendo la vita. Dopo questo tragico avvenimento la madre dei bimbi convinse gli altri abitanti del luogo a distruggere il ponte.
Per qualche consiglio su come fotografare una cascata date un’occhiata al mio articolo qui.
Reykholt
È un’anonima località del comune di Borgarbyggð che si trova nella valle Reykholtsdalur del fiume Reykjadalsá. Un tempo era un importante insediamento medievale dove visse e fu ucciso uno dei più noti condottieri e studiosi dell’epoca: Snorri Sturluson. A quel tempo Reykholt fu uno dei centri culturali dell'isola e fu la sede per molti anni di una delle scuole più importanti del paese. Egli era un famoso poeta e uomo politico i cui scritti sulla Lingua norrena e sulla mitologia medievale islandese sono di riferimento per gli studiosi moderni e i principali siti d’interesse ruotano intorno alla sua figura.
La fattoria in cui visse e fu brutalmente ucciso Sturluson è chiamata Snorrastofa. Qui è presente è un interessante centro di studi medievali che conserva anche materiali relativi alle leggi, alla letteratura e alla società islandese di quell’epoca. La parte più importante della fattoria è la Snorralaug (Piscina di Snorri), una vasca circolare delimitata da pietre e alimentata da una sorgente termale. Le pietre intorno alla vasca sono originali (X secolo) e si pensa che qui Snorri andasse a fare il bagno.
la sorgente di Deildartunguhver
Poco dopo l’incrocio tra la strada 518 e la 50 si trova la alla sorgente di Deildartunguhver: la più potente sorgente di acqua calda d‘Europa con i suoi 180 litri di acqua a 100° ogni secondo.
L’acqua che sgorga viene incanalata subito in tubature e raggiunge tutte le abitazioni nel raggio di 30 km. Accanto alle sorgenti gli islandesi utilizzano il calore del luogo per la coltivazione di ortaggi che altrimenti non resisterebbero al clima islandese.
L’acqua della sorgente viene anche utilizzata da un moderno complesso termale all’aperto: il Krauma. Sono presenti cinque heitir pottar (vasche calde) con diverse temperature, due bagni di vapore, una sala relax, una vasca d’acqua fredda e un bistrò con cucina islandese.
È un’anonima località del comune di Borgarbyggð che si trova nella valle Reykholtsdalur del fiume Reykjadalsá. Un tempo era un importante insediamento medievale dove visse e fu ucciso uno dei più noti condottieri e studiosi dell’epoca: Snorri Sturluson. A quel tempo Reykholt fu uno dei centri culturali dell'isola e fu la sede per molti anni di una delle scuole più importanti del paese. Egli era un famoso poeta e uomo politico i cui scritti sulla Lingua norrena e sulla mitologia medievale islandese sono di riferimento per gli studiosi moderni e i principali siti d’interesse ruotano intorno alla sua figura.
La fattoria in cui visse e fu brutalmente ucciso Sturluson è chiamata Snorrastofa. Qui è presente è un interessante centro di studi medievali che conserva anche materiali relativi alle leggi, alla letteratura e alla società islandese di quell’epoca. La parte più importante della fattoria è la Snorralaug (Piscina di Snorri), una vasca circolare delimitata da pietre e alimentata da una sorgente termale. Le pietre intorno alla vasca sono originali (X secolo) e si pensa che qui Snorri andasse a fare il bagno.
la sorgente di Deildartunguhver
Poco dopo l’incrocio tra la strada 518 e la 50 si trova la alla sorgente di Deildartunguhver: la più potente sorgente di acqua calda d‘Europa con i suoi 180 litri di acqua a 100° ogni secondo.
L’acqua che sgorga viene incanalata subito in tubature e raggiunge tutte le abitazioni nel raggio di 30 km. Accanto alle sorgenti gli islandesi utilizzano il calore del luogo per la coltivazione di ortaggi che altrimenti non resisterebbero al clima islandese.
L’acqua della sorgente viene anche utilizzata da un moderno complesso termale all’aperto: il Krauma. Sono presenti cinque heitir pottar (vasche calde) con diverse temperature, due bagni di vapore, una sala relax, una vasca d’acqua fredda e un bistrò con cucina islandese.
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