La Basilica di Santa Sofia
Sito internet
Informazioni utili
Vi consiglio vivamente la visita a questo sito eccezionale.
L’ingresso è a pagamento e NON è compreso nel Museum Pass.
Per il costo del biglietto e gli orari verificate il sito internet.
La visita
La Basilica di Santa Sofia (Aya Sofia in turco, Hagia Sophia in greco), è tra i più conosciuti monumenti di Istanbul. L’edificio originario fu iniziato dall’imperatore Costantino, che non fece però in tempo a vedere l’ultimazione della basilica, consacrata nel 360.
La realizzazione della basilica costò 180 quintali d’oro, con un risultato in dimensioni e bellezza che superò nettamente il tempio di Salomone, con grande soddisfazione di Giustiniano, imperatore in quel periodo.
Per rivestire le pareti e le colonne, Giustiniano aveva fatto giungere, dalle province dell’impero, una grande varietà di marmi: il marmo bianco da Marmara, il marmo verde dall’isola di Eubea, il marmo rosa dalle cave di Synnada e il marmo giallo dall’Africa. Inoltre alcune colonne e diversi ornamenti vennero recuperati dai templi di Diana a Efeso, Atene, Delfi, Delo e Osiride in Egitto.
Il lavoro fu affidato a due architetti greci venuti dall’Anatolia. I princìpi di costruzione su cui i due basarono gli studi di preparazione all’opera erano ispirati al Pantheon romano e all’arte paleocristiana.
La navata centrale è di 70 metri per lato, mentre la cupola, traforata da 40 finestre ad arco e sostenuta da quattro pennacchi, con i suoi 30 metri di diametro e i 56 metri di altezza risulta una delle più ampie del mondo. Il peso della cupola si scarica su quattro massicci pilastri posti nascosti nelle pareti della navata che fanno sembrare la cupola galleggiare sulla costruzione.
La cupola visibile oggi però non è l’originale crollata a causa di un forte terremoto nel 559 d.C..
Fu chiesa per 916 anni e, dopo la conquista turca di Bisanzio nel 1453, Santa Sofia fu trasformata in una moschea, per volere di Mehmet II.
I conquistatori coprirono i mosaici con una mano di calce, costruirono minareti e fontane, ma rimasero comunque ammaliati dalla maestosità dell’edificio, tanto che servì come fonte di ispirazione per le moschee che costruirono in seguito.
Venne usata come moschea per altri 482 anni finché, nel 1935, Mustafa Kemal Atatürk, trasformò l’edificio in un museo. I tappeti vennero tolti e le decorazioni del pavimento di marmo riapparvero per la prima volta dopo secoli, mentre l’intonaco bianco che copriva molti dei mosaici fu rimosso.
Appena entrato, la mia impressione è stata quella della grandezza, dello stupore per le altezze e la maestosità degli spazi. È davvero impressionante pensare a cosa siano stati in grado di realizzare gli architetti 1700 anni fa. Questo è un luogo sicuramente da non perdere.
Piano terra
Al piano terra si devono certamente notare:
Gallerie al piano superiore
Salite le scale vi troverete nelle gallerie superiori che forniscono le prospettive migliori e sono riccamente decorate di mosaici ed affreschi.
Nella galleria meridionale si possono ammirare i resti del magnifico mosaico con Cristo al centro con la Vergine Maria sulla sinistra e Giovanni Battista sulla destra.
All'estremità orientale della galleria più vicina all'abside, un mosaico dell'XI secolo ritrae Cristo in trono con l'imperatrice Zoe e Costantino IX.
A destra di Zoe e Costantino, un altro mosaico del XII secolo raffigura la Vergine Maria, l'imperatore Giovanni Comneno II e l'imperatrice Irene. L'imperatore, conosciuto come "Giovanni il Buono", è a sinistra della Vergine, mentre l'imperatrice, nota per le sue opere di carità, è alla sua destra.
Da notare, nella galleria settentrionale, il mosaico del X secolo dell'imperatore Alessandro.
Uscendo dalla Basilica
Uscendo dalla Porta Splendida, voltatevi e guardate il mosaico del X secolo con Costantino il Grande, la Vergine Maria e l'imperatore Giustiniano. Nella scena, Costantino (a destra) offre la città di Costantinopoli alla Vergine, che tiene in braccio il Bambino; Giustiniano (a sinistra) le offre l'Hagia Sophia.
Prima di lasciare l'edificio, sulla sinistra noterete un corridoio che conduce in un piccolo cortile, originariamente parte di un battistero del VI secolo. Nel XVII secolo il battistero fu trasformato in mausoleo dei sultani. La gigantesca vasca di pietra, ora visibile nel cortile, era in origine il fonte battesimale.
Informazioni utili
Vi consiglio vivamente la visita a questo sito eccezionale.
L’ingresso è a pagamento e NON è compreso nel Museum Pass.
Per il costo del biglietto e gli orari verificate il sito internet.
La visita
La Basilica di Santa Sofia (Aya Sofia in turco, Hagia Sophia in greco), è tra i più conosciuti monumenti di Istanbul. L’edificio originario fu iniziato dall’imperatore Costantino, che non fece però in tempo a vedere l’ultimazione della basilica, consacrata nel 360.
La realizzazione della basilica costò 180 quintali d’oro, con un risultato in dimensioni e bellezza che superò nettamente il tempio di Salomone, con grande soddisfazione di Giustiniano, imperatore in quel periodo.
Per rivestire le pareti e le colonne, Giustiniano aveva fatto giungere, dalle province dell’impero, una grande varietà di marmi: il marmo bianco da Marmara, il marmo verde dall’isola di Eubea, il marmo rosa dalle cave di Synnada e il marmo giallo dall’Africa. Inoltre alcune colonne e diversi ornamenti vennero recuperati dai templi di Diana a Efeso, Atene, Delfi, Delo e Osiride in Egitto.
Il lavoro fu affidato a due architetti greci venuti dall’Anatolia. I princìpi di costruzione su cui i due basarono gli studi di preparazione all’opera erano ispirati al Pantheon romano e all’arte paleocristiana.
La navata centrale è di 70 metri per lato, mentre la cupola, traforata da 40 finestre ad arco e sostenuta da quattro pennacchi, con i suoi 30 metri di diametro e i 56 metri di altezza risulta una delle più ampie del mondo. Il peso della cupola si scarica su quattro massicci pilastri posti nascosti nelle pareti della navata che fanno sembrare la cupola galleggiare sulla costruzione.
La cupola visibile oggi però non è l’originale crollata a causa di un forte terremoto nel 559 d.C..
Fu chiesa per 916 anni e, dopo la conquista turca di Bisanzio nel 1453, Santa Sofia fu trasformata in una moschea, per volere di Mehmet II.
I conquistatori coprirono i mosaici con una mano di calce, costruirono minareti e fontane, ma rimasero comunque ammaliati dalla maestosità dell’edificio, tanto che servì come fonte di ispirazione per le moschee che costruirono in seguito.
Venne usata come moschea per altri 482 anni finché, nel 1935, Mustafa Kemal Atatürk, trasformò l’edificio in un museo. I tappeti vennero tolti e le decorazioni del pavimento di marmo riapparvero per la prima volta dopo secoli, mentre l’intonaco bianco che copriva molti dei mosaici fu rimosso.
Appena entrato, la mia impressione è stata quella della grandezza, dello stupore per le altezze e la maestosità degli spazi. È davvero impressionante pensare a cosa siano stati in grado di realizzare gli architetti 1700 anni fa. Questo è un luogo sicuramente da non perdere.
Piano terra
Al piano terra si devono certamente notare:
- lo splendido mosaico raffigurante il Cristo Pantocratore nel corridoio d’ingresso,
- il magnifico mosaico della Vergine con il Bambino nell’abside della navata centrale,
- il quadrato in marmo intarsiato incastonato nel pavimento sotto la grande cupola dove era posizionato il trono per l’incoronazione degli imperatori bizantini,
- il mimber (pulpito) e un mihrab (nicchia di preghiera rivolta verso la Mecca) aggiunti quando la chiesa fu convertita in moschea,
- i quattro grandi pannelli circolari in pelle di cammello appesi nell’Ottocento, che in lettere d’oro riportano i nomi dei primi quattro califfi (Abu Bakr, Umar, Uthman e Ali) e che si aggiungono ai medaglioni dedicati ad Allah, al profeta Maometto e ai due nipoti di Maometto: Hassan e Hussein,
- la cosiddetta Colonna Piangente, con un logoro rivestimento in rame trapassato da un foro. Secondo la leggenda, la colonna fu benedetta da san Gregorio Taumaturgo, e se dopo averci infilato il dito lo si ritrae umido, si otterrà la guarigione dai propri malanni.
Gallerie al piano superiore
Salite le scale vi troverete nelle gallerie superiori che forniscono le prospettive migliori e sono riccamente decorate di mosaici ed affreschi.
Nella galleria meridionale si possono ammirare i resti del magnifico mosaico con Cristo al centro con la Vergine Maria sulla sinistra e Giovanni Battista sulla destra.
All'estremità orientale della galleria più vicina all'abside, un mosaico dell'XI secolo ritrae Cristo in trono con l'imperatrice Zoe e Costantino IX.
A destra di Zoe e Costantino, un altro mosaico del XII secolo raffigura la Vergine Maria, l'imperatore Giovanni Comneno II e l'imperatrice Irene. L'imperatore, conosciuto come "Giovanni il Buono", è a sinistra della Vergine, mentre l'imperatrice, nota per le sue opere di carità, è alla sua destra.
Da notare, nella galleria settentrionale, il mosaico del X secolo dell'imperatore Alessandro.
Uscendo dalla Basilica
Uscendo dalla Porta Splendida, voltatevi e guardate il mosaico del X secolo con Costantino il Grande, la Vergine Maria e l'imperatore Giustiniano. Nella scena, Costantino (a destra) offre la città di Costantinopoli alla Vergine, che tiene in braccio il Bambino; Giustiniano (a sinistra) le offre l'Hagia Sophia.
Prima di lasciare l'edificio, sulla sinistra noterete un corridoio che conduce in un piccolo cortile, originariamente parte di un battistero del VI secolo. Nel XVII secolo il battistero fu trasformato in mausoleo dei sultani. La gigantesca vasca di pietra, ora visibile nel cortile, era in origine il fonte battesimale.
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