La storia di Istanbul
Non voglio annoiarvi troppo, ma credo sia fondamentale spendere qualche riga soprattutto in una città così permeata di storia come questa.
Il suo passato e la sua costante attività economica sono dovute alla posizione strategica.
La storia di Istanbul si differenzia da quella del resto della Turchia quando, intorno all’anno 1000 quando la parte orientale del Paese fu strappata ai romani dall’impero persiano Selgiuchide che però non arrivarono mai a Istanbul.
Dividerò la storia della più grande città turca nelle sue tappe fondamentali in modo da renderla molto più facilmente comprensibile.
Bisanzio
Bisanzio venne fondata nell'anno 667 a.C. dai coloni greci, sulla riva europea del Bosforo, lungo il golfo facilmente difendibile del Corno d'Oro.
Nel V secolo a.C. fu occupata e distrutta dai persiani.
Nel 479 a.C. gli spartani ne iniziarono la ricostruzione e per quasi cent’anni venne contesa tra Atene e Sparta.
Durante il regno di Alessandro Magno, dal 336 al 323 a.C., appartenne ai macedoni e poi godette di un periodo di relativa indipendenza.
L'Impero Romano
Nel 197 a.C. l'Imperatore Settimio Severo la saccheggiò e distrusse le sue mura, per poi ricostruirle più tardi. Venne poi riconosciuta come città libera, ma nell’anno 100 a.C., venne annessa alla Repubblica di Roma.
L'Impero Bizantino
Costantino I il Grande iniziò la costruzione di Nuova Roma nel 324 d.C. e nel 330 d.C. le diede il nome di Costantinopoli, o città di Costantino, nominandola capitale dell’Impero Romano d'Oriente.
Venne costruita, su sette colli, ad immagine e somiglianza di Roma, e divisa in quattordici regioni, dieci delle quali si trovavano all'interno delle mura.
La prima cattedrale di Santa Sofia, costruita da Costantino II vicino al Gran Palazzo e consacrata nel 360 d.C., subì gravi danni nel 532 d.C., motivo che spinse Giustiniano a costruirne una nuova.
Data la sua posizione strategica tra Europa e Asia, Costantinopoli controllava non solo la rotta tra i due continenti, ma anche tra il Mar Mediterraneo e il Mar Negro.
Per questa ragione godette di un grande potere economico, mentre il resto dell'Imperio Romano viveva una profonda crisi politica, economica, commerciale e demografica.
Nei secoli successivi la città seguì le sorti dell’Impero Romano d'Oriente attraversando crisi e rinascite fino alla caduta dell'Impero Romano d'Oriente nel 1453 sotto l’imperatore Costantino XI
L'Impero Ottomano
Dopo lunghi anni di conflitto con i turchi, che avevano già riconquistato il resto dell'Impero Bizantino, Costantinopoli cadde sotto il dominio ottomano il 29 maggio 1453, con l'entrata a cavallo di Maometto II a Santa Sofia, che venne successivamente trasformata in moschea. Questa data sancisce comunemente la fine del Medioevo.
Durante questo periodo la città subì una profonda trasformazione culturale, da bizantina a ottomana e da cristiana ortodossa a islamica. Anche se alcune chiese vennero trasformate in moschee, la maggior parte di esse furono conservate, mentre vennero costruite nuove moschee in onore ai diversi sultani che si susseguirono.
La Repubblica di Turchia
Il 29 ottobre 1923, Mustafa Kemal Atatürk proclamò la Repubblica e la capitale venne traferita ad Ankara.
Nel 1930 Istanbul adottò ufficialmente il suo nome attuale e, tra gli anni '50 e '60, fu oggetto di una profonda riforma strutturale. Molti discendenti greci armeni ed ebrei, ritornarono nei pesi di origine dei loro antenati, dopo gli attacchi subiti nel 1955.
Negli anni '60 venne costruita una moderna rete di traporti pubblici, a scapito di alcuni edifici storici.
Durante gli anni '70 Istanbul visse un periodo di crescita demografica, dovuto al forte flusso migratorio della popolazione dell'Anatolia, che si spostava in cerca di lavoro nelle numerose fabbriche costruite nella periferia della città. Questo provocò un boom immobiliare a causa del quale molti paesi limitrofi vennero inglobati nel nucleo urbano.
Il suo passato e la sua costante attività economica sono dovute alla posizione strategica.
La storia di Istanbul si differenzia da quella del resto della Turchia quando, intorno all’anno 1000 quando la parte orientale del Paese fu strappata ai romani dall’impero persiano Selgiuchide che però non arrivarono mai a Istanbul.
Dividerò la storia della più grande città turca nelle sue tappe fondamentali in modo da renderla molto più facilmente comprensibile.
Bisanzio
Bisanzio venne fondata nell'anno 667 a.C. dai coloni greci, sulla riva europea del Bosforo, lungo il golfo facilmente difendibile del Corno d'Oro.
Nel V secolo a.C. fu occupata e distrutta dai persiani.
Nel 479 a.C. gli spartani ne iniziarono la ricostruzione e per quasi cent’anni venne contesa tra Atene e Sparta.
Durante il regno di Alessandro Magno, dal 336 al 323 a.C., appartenne ai macedoni e poi godette di un periodo di relativa indipendenza.
L'Impero Romano
Nel 197 a.C. l'Imperatore Settimio Severo la saccheggiò e distrusse le sue mura, per poi ricostruirle più tardi. Venne poi riconosciuta come città libera, ma nell’anno 100 a.C., venne annessa alla Repubblica di Roma.
L'Impero Bizantino
Costantino I il Grande iniziò la costruzione di Nuova Roma nel 324 d.C. e nel 330 d.C. le diede il nome di Costantinopoli, o città di Costantino, nominandola capitale dell’Impero Romano d'Oriente.
Venne costruita, su sette colli, ad immagine e somiglianza di Roma, e divisa in quattordici regioni, dieci delle quali si trovavano all'interno delle mura.
La prima cattedrale di Santa Sofia, costruita da Costantino II vicino al Gran Palazzo e consacrata nel 360 d.C., subì gravi danni nel 532 d.C., motivo che spinse Giustiniano a costruirne una nuova.
Data la sua posizione strategica tra Europa e Asia, Costantinopoli controllava non solo la rotta tra i due continenti, ma anche tra il Mar Mediterraneo e il Mar Negro.
Per questa ragione godette di un grande potere economico, mentre il resto dell'Imperio Romano viveva una profonda crisi politica, economica, commerciale e demografica.
Nei secoli successivi la città seguì le sorti dell’Impero Romano d'Oriente attraversando crisi e rinascite fino alla caduta dell'Impero Romano d'Oriente nel 1453 sotto l’imperatore Costantino XI
L'Impero Ottomano
Dopo lunghi anni di conflitto con i turchi, che avevano già riconquistato il resto dell'Impero Bizantino, Costantinopoli cadde sotto il dominio ottomano il 29 maggio 1453, con l'entrata a cavallo di Maometto II a Santa Sofia, che venne successivamente trasformata in moschea. Questa data sancisce comunemente la fine del Medioevo.
Durante questo periodo la città subì una profonda trasformazione culturale, da bizantina a ottomana e da cristiana ortodossa a islamica. Anche se alcune chiese vennero trasformate in moschee, la maggior parte di esse furono conservate, mentre vennero costruite nuove moschee in onore ai diversi sultani che si susseguirono.
La Repubblica di Turchia
Il 29 ottobre 1923, Mustafa Kemal Atatürk proclamò la Repubblica e la capitale venne traferita ad Ankara.
Nel 1930 Istanbul adottò ufficialmente il suo nome attuale e, tra gli anni '50 e '60, fu oggetto di una profonda riforma strutturale. Molti discendenti greci armeni ed ebrei, ritornarono nei pesi di origine dei loro antenati, dopo gli attacchi subiti nel 1955.
Negli anni '60 venne costruita una moderna rete di traporti pubblici, a scapito di alcuni edifici storici.
Durante gli anni '70 Istanbul visse un periodo di crescita demografica, dovuto al forte flusso migratorio della popolazione dell'Anatolia, che si spostava in cerca di lavoro nelle numerose fabbriche costruite nella periferia della città. Questo provocò un boom immobiliare a causa del quale molti paesi limitrofi vennero inglobati nel nucleo urbano.
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