Sultanahmet
Sultanahmet è il quartiere storico della città dove si concentrano molte delle attrattive che attirano l’attenzione dei turisti, soprattutto quelli “mordi e fuggi”, ma è comunque il luogo da cui iniziare la visita della città.
Il centro nevralgico del quartiere è la vasta piazza-giardino (Aya Sofya Meydanı) sulla quale si affacciano i più famosi monumenti della città. I due simboli della metropoli turca, in particolare, sorgono uno di fronte all’altro. Da una parte troneggiano le cupole della Basilica di Santa Sofia, dall’altra svettano i sei minareti della Moschea Blu.
Sul lato orientale della piazza, proprio di fronte la fontana, sorgono i Bagni della Haseki Sultan Hürrem (Ayasofya Hürrem Sultan Hamamı), commissionati nella seconda metà del XVI secolo da Solimano il Magnifico in onore della moglie Hürrem, conosciuta anche come Rosselana.
Il Palazzo di Topkapi
Sito internet
Questo sontuoso palazzo è stato il centro del potere ottomano per oltre quattro secoli: da fine del XV secolo fino all'inizio del XX secolo.
Il palazzo si affaccia proprio dove il Bosforo lascia il Mar di Marmara e inizia la sua corsa verso il Mar Nero e dove inizia il porto naturale del Corno d'Oro. Grazie alla sua posizione il Topkapi poteva dominare il traffico navale che collegava il Mar Nero al Mediterraneo.
La costruzione del palazzo iniziò nel 1466, 13 anni dopo la caduta di Costantinopoli, e fu completata nel 1478, sotto la guida di Mehmet II il Conquistatore.
Il palazzo è diviso in 3 grandi corti, o giardini.
Il primo cortile è un magnifico giardino dove il visitatore viene accolto.
Sulla seconda corte, si affacciano a destra le cucine del palazzo che oggi ospitano una collezione di cristalli, argento e porcellane, mentre sulla sinistra si trova l'Harem.
Qui vivevano le sue mogli e le concubine del sultano.
La parola harem significa “proibito” ed era usata per contraddistinguere appunto quel luogo privato e vietato agli estranei dove vivevano fino a 500 persone. L'harem non è quindi il luogo dei piaceri sessuali, ma in realtà la casa privata del Sultano che ospitava una serie di stanze dedicate alla madre del Sultano, alcune per le mogli e i suoi figli e altre dove erano ospitate le concubine e le aspiranti tali.
Il terzo cortile ospita la sala delle udienze del Sultano, la biblioteca del Sultano Ahmet III, la mostra degli abiti dei sultani ed i famosi gioielli del Tesoro Imperiale. Tra i pezzi da non perdere della collezione c’è sicuramente il celebre Diamante del Fabbricante di Cucchiai (Kasikci in turco). Una gemma di forma ovale da 86 carati. Questo è il quinto diamante al mondo per grandezza e come se non bastasse, è circondato da 49 diamanti più piccoli, che gli conferiscono l'aspetto di una luna piena in un cielo stellato.
Nel centro del terzo cortile si trova il padiglione del Mantello Sacro, con le reliquie del profeta Maometto e di altri profeti come Mosè e San Giovanni Battista.
Il Topkapi è molto grande: per la sua visita considerate almeno un paio d’ore, ma potreste tranquillamente passarci mezza giornata.
L’ingresso è compreso all’interno del Museum Pass.
Il centro nevralgico del quartiere è la vasta piazza-giardino (Aya Sofya Meydanı) sulla quale si affacciano i più famosi monumenti della città. I due simboli della metropoli turca, in particolare, sorgono uno di fronte all’altro. Da una parte troneggiano le cupole della Basilica di Santa Sofia, dall’altra svettano i sei minareti della Moschea Blu.
Sul lato orientale della piazza, proprio di fronte la fontana, sorgono i Bagni della Haseki Sultan Hürrem (Ayasofya Hürrem Sultan Hamamı), commissionati nella seconda metà del XVI secolo da Solimano il Magnifico in onore della moglie Hürrem, conosciuta anche come Rosselana.
Il Palazzo di Topkapi
Sito internet
Questo sontuoso palazzo è stato il centro del potere ottomano per oltre quattro secoli: da fine del XV secolo fino all'inizio del XX secolo.
Il palazzo si affaccia proprio dove il Bosforo lascia il Mar di Marmara e inizia la sua corsa verso il Mar Nero e dove inizia il porto naturale del Corno d'Oro. Grazie alla sua posizione il Topkapi poteva dominare il traffico navale che collegava il Mar Nero al Mediterraneo.
La costruzione del palazzo iniziò nel 1466, 13 anni dopo la caduta di Costantinopoli, e fu completata nel 1478, sotto la guida di Mehmet II il Conquistatore.
Il palazzo è diviso in 3 grandi corti, o giardini.
Il primo cortile è un magnifico giardino dove il visitatore viene accolto.
Sulla seconda corte, si affacciano a destra le cucine del palazzo che oggi ospitano una collezione di cristalli, argento e porcellane, mentre sulla sinistra si trova l'Harem.
Qui vivevano le sue mogli e le concubine del sultano.
La parola harem significa “proibito” ed era usata per contraddistinguere appunto quel luogo privato e vietato agli estranei dove vivevano fino a 500 persone. L'harem non è quindi il luogo dei piaceri sessuali, ma in realtà la casa privata del Sultano che ospitava una serie di stanze dedicate alla madre del Sultano, alcune per le mogli e i suoi figli e altre dove erano ospitate le concubine e le aspiranti tali.
Il terzo cortile ospita la sala delle udienze del Sultano, la biblioteca del Sultano Ahmet III, la mostra degli abiti dei sultani ed i famosi gioielli del Tesoro Imperiale. Tra i pezzi da non perdere della collezione c’è sicuramente il celebre Diamante del Fabbricante di Cucchiai (Kasikci in turco). Una gemma di forma ovale da 86 carati. Questo è il quinto diamante al mondo per grandezza e come se non bastasse, è circondato da 49 diamanti più piccoli, che gli conferiscono l'aspetto di una luna piena in un cielo stellato.
Nel centro del terzo cortile si trova il padiglione del Mantello Sacro, con le reliquie del profeta Maometto e di altri profeti come Mosè e San Giovanni Battista.
Il Topkapi è molto grande: per la sua visita considerate almeno un paio d’ore, ma potreste tranquillamente passarci mezza giornata.
L’ingresso è compreso all’interno del Museum Pass.
Museo Archeologico di Istanbul
Sito internet
Il complesso museale di Istanbul include tre edifici distinti: il Museo dell'Antico Oriente, il Museo di Archeologia, e il Padiglione Piastrellato.
Il Museo dell'Antico Oriente è il primo palazzo provenendo dall'ingresso.
Qui sono custodite numerose opere di Assiri, Babilonesi, Ittiti ed Egizi.
L'edificio successivo è il vastissimo Museo di Archeologia.
Tra i pezzi di maggior nota c’è una raccolta di tavolette sumere, alcuni pezzi del muro di Babilonia, splendide statue romane in marmo e la collezione di sarcofagi di provenienza greca e romana.
L’ultimo edificio è il Padiglione Piastrellato, che custodisce vari tipi di ceramiche come quelle che si possono ammirare nelle principali moschee di Istanbul. Si tratta forse dell'edificio pubblico ottomano più antico di Istanbul, eretto dallo stesso Maometto II (Mehemet il conquistatore) poco dopo la sua presa di Costantinopoli
Una visita attenta può richiedere anche oltre 1 ora per ciascun edificio, quindi valutate bene se avete il tempo e l’interesse per questo mastodonte dei musei!
L’ingresso è compreso nel Museum Pass.
La Cisterna Yerebatan Sarayi
Sito internet
Proprio a due passi dalla piazza centrale di Sultanahmet si trova Yerebatan Sarayı (palazzo sommerso in turco), chiamata comunemente Cisterna Basilica.
Questo magico luogo sotterraneo era in epoca romana una grande basilica, costruita tra i secoli III e IV sotto una grande piazza pubblica. Fu poi Giustiniano a convertire la basilica in cisterna in modo da assicurare l’approvvigionamento idrico a Costantinopoli in caso di assedio dal mare.
L'enorme colonnato sotterraneo è composto da 336 colonne, dotate di capitelli in prevalenza ionici e corinzi. Le file delle colonne sono spaziate tra loro di circa 5 metri.
I riflessi sull'acqua rendono l'atmosfera così magica che il sito è stato scelto come ambientazione di numerosi film tra cui "Dalla Russia con Amore" della saga di James Bond e il più attuale “Inferno” tratto dal romanzo di Dan Brown.
La visita non vi richiederà più di 45 minuti.
L’ingresso NON è compreso nel Museum Pass.
L'Ippodromo
Questa è quella che davvero sulle mappe viene chiamata piazza Sultanahmet (Sultanahmet Meydanı).
Si tratta dell’antico ippodromo costruito dall'imperatore romano Settimio Severo nel 203 dopo Cristo, ampliato poi da Costantino.
I carri che qui si sfidavano in epoca romana erano trainati da 2 o 4 cavall e rappresentavano i quattro gruppi politici, con ogni gruppo rappresentato da un colore. Spesso il destino di un imperatore veniva deciso proprio da una corsa con le bighe nell'Ippodromo tra opposte fazioni politiche. Non di rado succedeva che un sovranno potesse venir destituito proprio in seguito all'esito negativo della corsa.
L'ippodromo aveva una larghezza di 117 ed una lunghezza di 480 metri, con una capacità complessiva di circa 100.000 spettatori. L'ippodromo fu distrutto e saccheggiato nel 1204 dai Crociati. La celebre quadriga in bronzo fu trafugata, ed ora due cavalli di quel gruppo si trovano a Venezia nella Basilica di San Marco (altra scena del film “Inferno”).
Di questo luogo così importante in epoca romana oggi rimangono solamente l'Obelisco Egizio di Teodosio realizzato in nel 1450 A.C. e la colonna Serpentina eretta di fronte al Tempio di Apollo a Delfi, e portata qui da Costantino nel 330 dopo cristo.
Anche durante l'impero ottomano l'Ippodromo ha rappresentato il luogo simbolo di incontro della folla in rivolta come quella che nel 1909 portò alla caduta di Abdül Hamit II.
Sito internet
Il complesso museale di Istanbul include tre edifici distinti: il Museo dell'Antico Oriente, il Museo di Archeologia, e il Padiglione Piastrellato.
Il Museo dell'Antico Oriente è il primo palazzo provenendo dall'ingresso.
Qui sono custodite numerose opere di Assiri, Babilonesi, Ittiti ed Egizi.
L'edificio successivo è il vastissimo Museo di Archeologia.
Tra i pezzi di maggior nota c’è una raccolta di tavolette sumere, alcuni pezzi del muro di Babilonia, splendide statue romane in marmo e la collezione di sarcofagi di provenienza greca e romana.
L’ultimo edificio è il Padiglione Piastrellato, che custodisce vari tipi di ceramiche come quelle che si possono ammirare nelle principali moschee di Istanbul. Si tratta forse dell'edificio pubblico ottomano più antico di Istanbul, eretto dallo stesso Maometto II (Mehemet il conquistatore) poco dopo la sua presa di Costantinopoli
Una visita attenta può richiedere anche oltre 1 ora per ciascun edificio, quindi valutate bene se avete il tempo e l’interesse per questo mastodonte dei musei!
L’ingresso è compreso nel Museum Pass.
La Cisterna Yerebatan Sarayi
Sito internet
Proprio a due passi dalla piazza centrale di Sultanahmet si trova Yerebatan Sarayı (palazzo sommerso in turco), chiamata comunemente Cisterna Basilica.
Questo magico luogo sotterraneo era in epoca romana una grande basilica, costruita tra i secoli III e IV sotto una grande piazza pubblica. Fu poi Giustiniano a convertire la basilica in cisterna in modo da assicurare l’approvvigionamento idrico a Costantinopoli in caso di assedio dal mare.
L'enorme colonnato sotterraneo è composto da 336 colonne, dotate di capitelli in prevalenza ionici e corinzi. Le file delle colonne sono spaziate tra loro di circa 5 metri.
I riflessi sull'acqua rendono l'atmosfera così magica che il sito è stato scelto come ambientazione di numerosi film tra cui "Dalla Russia con Amore" della saga di James Bond e il più attuale “Inferno” tratto dal romanzo di Dan Brown.
La visita non vi richiederà più di 45 minuti.
L’ingresso NON è compreso nel Museum Pass.
L'Ippodromo
Questa è quella che davvero sulle mappe viene chiamata piazza Sultanahmet (Sultanahmet Meydanı).
Si tratta dell’antico ippodromo costruito dall'imperatore romano Settimio Severo nel 203 dopo Cristo, ampliato poi da Costantino.
I carri che qui si sfidavano in epoca romana erano trainati da 2 o 4 cavall e rappresentavano i quattro gruppi politici, con ogni gruppo rappresentato da un colore. Spesso il destino di un imperatore veniva deciso proprio da una corsa con le bighe nell'Ippodromo tra opposte fazioni politiche. Non di rado succedeva che un sovranno potesse venir destituito proprio in seguito all'esito negativo della corsa.
L'ippodromo aveva una larghezza di 117 ed una lunghezza di 480 metri, con una capacità complessiva di circa 100.000 spettatori. L'ippodromo fu distrutto e saccheggiato nel 1204 dai Crociati. La celebre quadriga in bronzo fu trafugata, ed ora due cavalli di quel gruppo si trovano a Venezia nella Basilica di San Marco (altra scena del film “Inferno”).
Di questo luogo così importante in epoca romana oggi rimangono solamente l'Obelisco Egizio di Teodosio realizzato in nel 1450 A.C. e la colonna Serpentina eretta di fronte al Tempio di Apollo a Delfi, e portata qui da Costantino nel 330 dopo cristo.
Anche durante l'impero ottomano l'Ippodromo ha rappresentato il luogo simbolo di incontro della folla in rivolta come quella che nel 1909 portò alla caduta di Abdül Hamit II.
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