Convitto Palmieri, tutto quello che c’è da sapere
In questa pagina troverete la guida completa del Convitto Palmieri: l’architettura, la storia, le curiosità e molte atre informazioni utili …
Se avete visto il film “Mine Vaganti” certamente vi ricorderete questo edificio che fu convento dei gesuiti, poi collegio e recentemente ristrutturato e adibito a biblioteca provinciale.
Passeggiando tra le vie del centro il Convitto Palmieri vi si aprirà davanti un po’ a sorpresa con il suo colonnato neoclassico e la statua del poeta Giosuè Carducci che sorveglia il via vai sulla piazza.
Come si vede nel film, le scalinate sono un punto di ritrovo per i ragazzi leccesi. All’interno le sale studio sono arredate con design moderno, che contrasta finemente con le memorie artistiche e letterarie.
All’interno cercate la sala principale della biblioteca provinciale Nicola Bernardini, ne rimarrete estasiati.
INFORMAZIONI UTILI
Preferisco non indicare gli orari, sarebbe impossibile mantenerli aggiornati. Potete verificare queste informazioni direttamente sul sito internet della biblioteca.
Se avete visto il film “Mine Vaganti” certamente vi ricorderete questo edificio che fu convento dei gesuiti, poi collegio e recentemente ristrutturato e adibito a biblioteca provinciale.
Passeggiando tra le vie del centro il Convitto Palmieri vi si aprirà davanti un po’ a sorpresa con il suo colonnato neoclassico e la statua del poeta Giosuè Carducci che sorveglia il via vai sulla piazza.
Come si vede nel film, le scalinate sono un punto di ritrovo per i ragazzi leccesi. All’interno le sale studio sono arredate con design moderno, che contrasta finemente con le memorie artistiche e letterarie.
All’interno cercate la sala principale della biblioteca provinciale Nicola Bernardini, ne rimarrete estasiati.
INFORMAZIONI UTILI
Preferisco non indicare gli orari, sarebbe impossibile mantenerli aggiornati. Potete verificare queste informazioni direttamente sul sito internet della biblioteca.
Poco più avanti, su via Cairoli, sorge la Chiesa di San Francesco della Scarpa: l’antico luogo di culto del convento, riconoscibile dal campanile squadrato.
Secondo la leggenda San Francesco di Assisi ha soggiornato qui dopo il suo viaggio in Terra Santa.
Il suo nome curioso deriva dallo scisma avvenuto nel XVI secolo quando i frati che abitavano un convento vicino andato distrutto si divisero in conventuali e osservanti: i primi portavano le scarpe a differenza dei secondi.
La chiesa venne ricostruita quasi del tutto tra il 1699 e il 1714 e si presenta priva di facciata a differenza delle altre chiese della città caratterizzate da sfarzose facciate barocche.
La chiesa viene infatti anche denominata la "chiesa senza facciata" a causa di lavori ottocenteschi che inglobarono buona parte della chiesa nel colonnato dell'ex convitto Palmieri.
Secondo la leggenda San Francesco di Assisi ha soggiornato qui dopo il suo viaggio in Terra Santa.
Il suo nome curioso deriva dallo scisma avvenuto nel XVI secolo quando i frati che abitavano un convento vicino andato distrutto si divisero in conventuali e osservanti: i primi portavano le scarpe a differenza dei secondi.
La chiesa venne ricostruita quasi del tutto tra il 1699 e il 1714 e si presenta priva di facciata a differenza delle altre chiese della città caratterizzate da sfarzose facciate barocche.
La chiesa viene infatti anche denominata la "chiesa senza facciata" a causa di lavori ottocenteschi che inglobarono buona parte della chiesa nel colonnato dell'ex convitto Palmieri.
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