Piazza Sant’Oronzo, tutto quello che c’è da sapere
In questa pagina troverete la guida completa di Piazza Sant’Oronzo: cosa vedere, la storia, le curiosità e molte atre informazioni…
Gremita di caffè, ristoranti e negozi questa piazza pedonale costituisce l’anticamera del centro storico ed è animata a ogni ora del giorno e della notte.
Al centro s’innalza la secentesca Colonna di Sant’Oronzo, regalata a Lecce dai Brindisini come segno di ringraziamento al Santo per aver salvato la città dalla peste del 1656.
La statua del patrono della città, realizzata in lastre di rame, si staglia sulla cima della colonna e veglia su tutta la piazza.
Alle spalle della colonna sorgono la Chiesa di San Marco costruita nel 1543 dalla numerosa comunità di commercianti veneziani e il Palazzo del Seggio o del Sedile addossato alla sinistra della chiesa.
Non potete non notare questo strano edificio di due piani, coronato da una loggia rotondamente rinascimentale e con due enormi finestroni ogivali che si aprono sul lato orientale e meridionale. Oggi ospita l’ufficio di informazioni turistiche, vi consiglio di affacciarvi all’interno e ammirare i soffitti.
Passeggiando nella piazza cercate il mosaico della Lupa. Quest’opera del 1953 realizzata con pietre provenienti da Santa Maria di Leuca, ritrae lo stemma della città che reca una lupa sotto un albero di leccio coronato da cinque torri. La lupa e il leccio sono gli elementi simbolici che hanno dato il nome alla città sin dai tempi romani.
La tradizione vuole che calpestare la Lupa porti sfortuna agli studenti che non riusciranno mai a laurearsi a Lecce.
Gremita di caffè, ristoranti e negozi questa piazza pedonale costituisce l’anticamera del centro storico ed è animata a ogni ora del giorno e della notte.
Al centro s’innalza la secentesca Colonna di Sant’Oronzo, regalata a Lecce dai Brindisini come segno di ringraziamento al Santo per aver salvato la città dalla peste del 1656.
La statua del patrono della città, realizzata in lastre di rame, si staglia sulla cima della colonna e veglia su tutta la piazza.
Alle spalle della colonna sorgono la Chiesa di San Marco costruita nel 1543 dalla numerosa comunità di commercianti veneziani e il Palazzo del Seggio o del Sedile addossato alla sinistra della chiesa.
Non potete non notare questo strano edificio di due piani, coronato da una loggia rotondamente rinascimentale e con due enormi finestroni ogivali che si aprono sul lato orientale e meridionale. Oggi ospita l’ufficio di informazioni turistiche, vi consiglio di affacciarvi all’interno e ammirare i soffitti.
Passeggiando nella piazza cercate il mosaico della Lupa. Quest’opera del 1953 realizzata con pietre provenienti da Santa Maria di Leuca, ritrae lo stemma della città che reca una lupa sotto un albero di leccio coronato da cinque torri. La lupa e il leccio sono gli elementi simbolici che hanno dato il nome alla città sin dai tempi romani.
La tradizione vuole che calpestare la Lupa porti sfortuna agli studenti che non riusciranno mai a laurearsi a Lecce.
A due passi del Palazzo del Seggio si trovano i monumentali resti dell’anfiteatro romano del I secolo d.C.. Furono scoperti per caso, un paio di metri sotto il livello del calpestio, all’inizio del XX secolo, durante la costruzione della nuova sede della Banca d’Italia.
Dopo anni di scavi, oggi è visibile solo metà della struttura originaria tra cui alcuni palchi inferiori, una delle gallerie di accesso all’arena e due corridoi delle gradinate superiori. Durante l’età augustea questo anfiteatro misurava 100 metri di lunghezza e 83 di larghezza e poteva contenere tra i fino a 25.000 spettatori.
Dopo anni di scavi, oggi è visibile solo metà della struttura originaria tra cui alcuni palchi inferiori, una delle gallerie di accesso all’arena e due corridoi delle gradinate superiori. Durante l’età augustea questo anfiteatro misurava 100 metri di lunghezza e 83 di larghezza e poteva contenere tra i fino a 25.000 spettatori.
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