La storia di Lecce
Esistono leggende sulla fondazione di Lecce che risalgono a molti secoli prima di Cristo, ma le prime testimonianze reali di presenze umane in villaggi di capanne giungono a noi solo dal VIII secolo a.C..
Nel III secolo a.C., con la conquista romana della provincia, la città assunse il nome di Lupiae, da cui l’attuale Lecce. Sotto l’impero romano la città crebbe, furono costruiti l’anfiteatro, il teatro e il foro e assunse, l’impianto urbanistico e viario presente ancora oggi.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente iniziò un periodo caratterizzato da incursioni, razzie e distruzioni da parte di numerose popolazioni tra cui: gli ostrogoti, i goti, i bizantini, i saraceni, i longobardi e gli slavi.
Questo periodo buio terminò intorno all’anno Mille quando i normanni trasferirono qui la loro corte. In questi anni la città passò dalle mani degli svevi di Federico II, monarca di Sicilia, a quelle degli Angioini e infine degli Asburgo detentori del Regno di Napoli, che controllava l’intero Meridione d’Italia. Lecce arrivò ad essere la seconda città più importante della Corona.
Furono secoli di splendore e la città fu dotata di monumentali edifici come la cattedrale, ricostruita nel 1144, numerosi edifici pubblici, palazzi nobiliari e decine di chiese, conventi e monasteri. In questo periodo lo stile architettonico divenne il barocco, con caratteristiche però molto diverse da quello in voga nel resto del Regno di Napoli.
I leccesi si ribellano agli Asburgo nel 1647 e nel 1734 riuscendo a rovesciare il dominio a favore dei Borboni, ma senza migliorare di molto la condizione delle classi più umili del popolo. Furono periodi di poteste e malcontenti che termineranno solo dopo i moti carbonari e l’Unità d’Italia.
Nel III secolo a.C., con la conquista romana della provincia, la città assunse il nome di Lupiae, da cui l’attuale Lecce. Sotto l’impero romano la città crebbe, furono costruiti l’anfiteatro, il teatro e il foro e assunse, l’impianto urbanistico e viario presente ancora oggi.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente iniziò un periodo caratterizzato da incursioni, razzie e distruzioni da parte di numerose popolazioni tra cui: gli ostrogoti, i goti, i bizantini, i saraceni, i longobardi e gli slavi.
Questo periodo buio terminò intorno all’anno Mille quando i normanni trasferirono qui la loro corte. In questi anni la città passò dalle mani degli svevi di Federico II, monarca di Sicilia, a quelle degli Angioini e infine degli Asburgo detentori del Regno di Napoli, che controllava l’intero Meridione d’Italia. Lecce arrivò ad essere la seconda città più importante della Corona.
Furono secoli di splendore e la città fu dotata di monumentali edifici come la cattedrale, ricostruita nel 1144, numerosi edifici pubblici, palazzi nobiliari e decine di chiese, conventi e monasteri. In questo periodo lo stile architettonico divenne il barocco, con caratteristiche però molto diverse da quello in voga nel resto del Regno di Napoli.
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