Heridas,
traduzione a cura di Maria Cristina Secci
Se si pensa alla Colombia vengono in mente violenza, narcotraffico, la lotta dello Stato alle Farc, immigrazione, esilio; una pace difficile da trovare.
La narrativa che si sviluppa a partire dal 1958 e fino al 1965 cambia volto rispetto alle precedenti narrazioni.
Quello scelto per il viaggio in Islanda è un libro che scava nell’oscurità di questa terra per ricordarci l’arte, la vita. Non sarà questo paese meraviglioso il protagonista vero del romanzo.
<< Loro erano cresciuti più felici, pensò, perché avevano visto l’Africa diventare indipendente e conquistarsi il mondo. [...] A volte pensava che gli abitanti dei paesi oltreoceano non avessero posto per l’Africa nel loro cuore proprio perché nessuno aveva mai detto loro che gli africani erano tali e quali a loro>>.
Il romanzo di Henning Mankell oscilla tra Svezia e Zambia, tra un passato e un presente che si intrecciano fino a diventare un tutt’uno. Il collante è Hans Olofson: svedese, figlio di un padre[…]