Manarola, tutto quello che c’è da sapere
In questa pagina troverete la guida completa di Manarola .
Per le informazioni pratiche su: trasporti e dove dormire date un’occhiata qui.
CAPIRE MANAROLA
Come per Riomaggiore, la stazione ferroviaria non si trova esattamente in centro al borgo, ma è collegata con un tunnel di circa 50 metri. Dall’altro lato della stazione “parte” (o arriva) la via dei baci.
Sbucati dal tunnel vi ritroverete nella piazza del belvedere. Da lì parte la praticamente unica via del borgo (esistono solo un paio di caruggi che corrono paralleli e qualche scala di colegamento), imboccandola a sinistra scenderete verso il porticciolo, la zona certamente più interessante del borgo, mentre a destra salirete verso la Chiesa di San Lorenzo.
LA VISITA
La casette colorate di Manarola si arrampicano su un ripido sperone roccioso che emerge direttamente dal mare a lato del porticciolo.
Gli storici ritengono che il nome Manarola, faccia riferimento ad un antico magna Roea, ovvero magna rota, una grande ruota di un mulino ad acqua. Nella parte inferiore del borgo potrete ancora apprezzare la piccola cascata che alimentava il mulino e che oggi cade in mare sotto l’arco che sostiene il belvedere sul porto.
Nella parte alta della città, in piazza Papa Innocenzo IV, si erge fiera ed altezzosa la Chiesa di San Lorenzo, costruita nel 1338 in stile gotico ligure, formata da tre navate con un interno barocco dalla volta a botte; il
Il porticciolo naturale di Manarola è certamente uno dei più particolari delle Cinque Terre. Qui le barche vengono “tenute in secca” sulla scogliera dietro al porto e vengono calate in acqua dall’alto con potenti argani. Grazie alla sua formazione rocciosa il porticciolo crea delle piscine naturali che sono uno dei miei luoghi preferiti dove fare il bagno alle Cinque Terre.
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Come per Riomaggiore, la stazione ferroviaria non si trova esattamente in centro al borgo, ma è collegata con un tunnel di circa 50 metri. Dall’altro lato della stazione “parte” (o arriva) la via dei baci.
Sbucati dal tunnel vi ritroverete nella piazza del belvedere. Da lì parte la praticamente unica via del borgo (esistono solo un paio di caruggi che corrono paralleli e qualche scala di colegamento), imboccandola a sinistra scenderete verso il porticciolo, la zona certamente più interessante del borgo, mentre a destra salirete verso la Chiesa di San Lorenzo.
LA VISITA
La casette colorate di Manarola si arrampicano su un ripido sperone roccioso che emerge direttamente dal mare a lato del porticciolo.
Gli storici ritengono che il nome Manarola, faccia riferimento ad un antico magna Roea, ovvero magna rota, una grande ruota di un mulino ad acqua. Nella parte inferiore del borgo potrete ancora apprezzare la piccola cascata che alimentava il mulino e che oggi cade in mare sotto l’arco che sostiene il belvedere sul porto.
Nella parte alta della città, in piazza Papa Innocenzo IV, si erge fiera ed altezzosa la Chiesa di San Lorenzo, costruita nel 1338 in stile gotico ligure, formata da tre navate con un interno barocco dalla volta a botte; il
Il porticciolo naturale di Manarola è certamente uno dei più particolari delle Cinque Terre. Qui le barche vengono “tenute in secca” sulla scogliera dietro al porto e vengono calate in acqua dall’alto con potenti argani. Grazie alla sua formazione rocciosa il porticciolo crea delle piscine naturali che sono uno dei miei luoghi preferiti dove fare il bagno alle Cinque Terre.
CURIOSITÀ
Malgrado i suoi soli 350 abitanti, Manarola ha certamente la più alta concentrazione di negozi di souvenir che pullulano uno attaccato all’altro nella via principale.
Manarola è certamente il “borgo del tramonto” e “dei fotografi” che nelle ore del calar del sole si accalcano ai due punti panoramici a punta Bonfiglio (vicino il cimitero) e nei pressi di piazza Castello per catturare la luce nel momento migliore per visitare la più piccola delle Cinque Terre.
Il borgo di Manarola è compreso giuridicamente nel territorio del comune di Riomaggiore, i comuni delle Cinque Terre sono quindi in realtà tre (anche Corniglia è in realtà una frazione di Vernazza).
Malgrado i suoi soli 350 abitanti, Manarola ha certamente la più alta concentrazione di negozi di souvenir che pullulano uno attaccato all’altro nella via principale.
Manarola è certamente il “borgo del tramonto” e “dei fotografi” che nelle ore del calar del sole si accalcano ai due punti panoramici a punta Bonfiglio (vicino il cimitero) e nei pressi di piazza Castello per catturare la luce nel momento migliore per visitare la più piccola delle Cinque Terre.
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