Monterosso al Mare, tutto quello che c’è da sapere
In questa pagina troverete la guida completa di Monterosso al Mare.
Per le informazioni pratiche su: trasporti e dove dormire date un’occhiata qui.
CAPIRE MONTEROSSO
Monterosso è il borgo più grande (1500 abitanti) e occidentale delle Cinque Terre, ubicato al centro di un piccolo golfo naturale che gli da un’impronta più “aperta” rispetto gli altri quattro fratelli.
Colpisce per il contrasto tra il borgo vecchio e quello nuovo. La stazione è proprio di fronte alla lunga spiaggia sabbiosa ricca di stabilimenti che divide le due aree. Uscendo dalla stazione a destra avrete il borgo nuovo: Feghina caratterizzato da edifici moderni e piuttosto anonimi di impianto tipicamente turistico, mentre dirigendovi a sinistra e passando sotto la galleria sbucherete nel centro storico fatto di stretti caruggi e chiese medievali.
Se non volete camminare, dalla stazione ferroviaria il minibus verso piazza Garibaldi vi accompagnerà verso il centro storico, mentre quello diretto a Piazza Mazzini vi condurrà a Feghina.
LA VISITA
Feghina
Qui, proprio al fondo dell’ultima spiaggia, troneggia il Gigante: una scultura di 14 metri raffigurante Nettuno, realizzata dallo scultore Arrigo Minerbi e dall'architetto Levacher Minerbi nel 1910 in cemento armato. Purtroppo, ha subito le inevitabili conseguenze del trascorrere del tempo e delle due guerre mondiali, a causa delle quali ha perso entrambe le braccia, il suo tridente e la gigantesca terrazza a forma di conchiglia.
La vera tappa d’obbligo di Feghina è la Villa Montale: la residenza ottocentesca del famoso poeta premio Nobel per la letteratura.
I suoi genitori possedevano questa villa liberty dove Montale trascorreva le estatii e nominata in molte poesie come la “Pagoda giallognola” o “Villa delle due palme”, oggi purtroppo non è visitabile, ma è diventato un hotel.
In compenso è nato un parco letterario dedicato al poeta. Le guide accompagnano i visitatori fra i terrazzamenti a picco sul mare facendoli immergere nell’ambiente che ispirò Montale e in cui si possono contemplare i suoi versi.
Le poesie più legate a Monterosso (e alle Cinque Terre) sono quelle della raccolta “Ossi di seppia”, tra cui I Limoni, La casa dei doganieri, Punta del Mesco.
Per le informazioni pratiche su: trasporti e dove dormire date un’occhiata qui.
CAPIRE MONTEROSSO
Monterosso è il borgo più grande (1500 abitanti) e occidentale delle Cinque Terre, ubicato al centro di un piccolo golfo naturale che gli da un’impronta più “aperta” rispetto gli altri quattro fratelli.
Colpisce per il contrasto tra il borgo vecchio e quello nuovo. La stazione è proprio di fronte alla lunga spiaggia sabbiosa ricca di stabilimenti che divide le due aree. Uscendo dalla stazione a destra avrete il borgo nuovo: Feghina caratterizzato da edifici moderni e piuttosto anonimi di impianto tipicamente turistico, mentre dirigendovi a sinistra e passando sotto la galleria sbucherete nel centro storico fatto di stretti caruggi e chiese medievali.
Se non volete camminare, dalla stazione ferroviaria il minibus verso piazza Garibaldi vi accompagnerà verso il centro storico, mentre quello diretto a Piazza Mazzini vi condurrà a Feghina.
LA VISITA
Feghina
Qui, proprio al fondo dell’ultima spiaggia, troneggia il Gigante: una scultura di 14 metri raffigurante Nettuno, realizzata dallo scultore Arrigo Minerbi e dall'architetto Levacher Minerbi nel 1910 in cemento armato. Purtroppo, ha subito le inevitabili conseguenze del trascorrere del tempo e delle due guerre mondiali, a causa delle quali ha perso entrambe le braccia, il suo tridente e la gigantesca terrazza a forma di conchiglia.
La vera tappa d’obbligo di Feghina è la Villa Montale: la residenza ottocentesca del famoso poeta premio Nobel per la letteratura.
I suoi genitori possedevano questa villa liberty dove Montale trascorreva le estatii e nominata in molte poesie come la “Pagoda giallognola” o “Villa delle due palme”, oggi purtroppo non è visitabile, ma è diventato un hotel.
In compenso è nato un parco letterario dedicato al poeta. Le guide accompagnano i visitatori fra i terrazzamenti a picco sul mare facendoli immergere nell’ambiente che ispirò Montale e in cui si possono contemplare i suoi versi.
Le poesie più legate a Monterosso (e alle Cinque Terre) sono quelle della raccolta “Ossi di seppia”, tra cui I Limoni, La casa dei doganieri, Punta del Mesco.
Centro Storico
Il centro storico di Monterosso è, assieme a quello di Corniglia, il mio preferito.
Il vecchio centro del borgo era al centro (come il resto delle Cinque Terre) della battaglia tra Genova e Pisa ai tempi delle Repubbliche Marinare. A testimonianza di questo rimangono ancora: il Castello, con la sua allungata cinta muraria che comprende tre torri cilindriche, la torre Aurora a picco sul mare e la torre medievale davanti alla chiesa di San Giovanni Battista. Per arrivare alla torre Aurora imboccate il sentiero a destra del tunnel. Dopo averlo imboccato imboccate il sentiero che si arrampica sulla collina fino alla statua bronzea di San Francesco e il lupo, posta su un belvedere unico sulla torre e sulle spiagge.
Anche a Monterosso non manca l’esempio di gotico ligure, rappresentato dalla Chiesa di San Giovanni Battista. La facciata è in marmo bicromo bianco e scuro estratto dalle cave di Punta Masco ed è caratterizzata da un rosone centrale in marmo bianco. Il campanile medievale è stato ricavato convertendo la vecchia torre di guardia, ma è stato ricostruito dopo esser stato danneggiato a seguito di un terremoto.
L’adiacente oratorio dei Neri risale invece al XVII secolo ed era sede della confraternita dei Neri che si occupava delle vedove, degli orfani e dei naufraghi.
Il centro storico di Monterosso è, assieme a quello di Corniglia, il mio preferito.
Il vecchio centro del borgo era al centro (come il resto delle Cinque Terre) della battaglia tra Genova e Pisa ai tempi delle Repubbliche Marinare. A testimonianza di questo rimangono ancora: il Castello, con la sua allungata cinta muraria che comprende tre torri cilindriche, la torre Aurora a picco sul mare e la torre medievale davanti alla chiesa di San Giovanni Battista. Per arrivare alla torre Aurora imboccate il sentiero a destra del tunnel. Dopo averlo imboccato imboccate il sentiero che si arrampica sulla collina fino alla statua bronzea di San Francesco e il lupo, posta su un belvedere unico sulla torre e sulle spiagge.
Anche a Monterosso non manca l’esempio di gotico ligure, rappresentato dalla Chiesa di San Giovanni Battista. La facciata è in marmo bicromo bianco e scuro estratto dalle cave di Punta Masco ed è caratterizzata da un rosone centrale in marmo bianco. Il campanile medievale è stato ricavato convertendo la vecchia torre di guardia, ma è stato ricostruito dopo esser stato danneggiato a seguito di un terremoto.
L’adiacente oratorio dei Neri risale invece al XVII secolo ed era sede della confraternita dei Neri che si occupava delle vedove, degli orfani e dei naufraghi.
Sulle pendici dell’omonimo monte, alle spalle del paese, si trova il Santuario di Nostra Signora di Soviore, costruito a circa 418 metri sopra il livello del mare. Secondo la leggenda, sembra sia stato scoperto da un prete del luogo che vide una colomba entrare attraverso una piccola fessura nella parete: la sua curiosità lo spinse a scavare per vedere dove si stava dirigendo e fu così che scoprì la Madonna di Soviore, una statua in legno della Vergine Maria con il Bambino.
In cima a punta Mesco è invece possibile arrivare con una camminata alll’Eremo di Sant’Antonio del Mesco (ormai ridotto a ruderi).
Le spiagge
Dopo la costruzione della ferrovia e alla successiva uscita del borgo dal suo isolamento, le sue spiagge dorate e le sue acque cristalline hanno fatto conoscere Monterosso al Mare ai turisti di ogni dove.
Queste sono certamente le spiagge più ampie e meglio attrezzate di tutte le Cinque Terre. Il mio punto preferito è proprio in prossimità dello Scoglio di Monterosso.
In cima a punta Mesco è invece possibile arrivare con una camminata alll’Eremo di Sant’Antonio del Mesco (ormai ridotto a ruderi).
Le spiagge
Dopo la costruzione della ferrovia e alla successiva uscita del borgo dal suo isolamento, le sue spiagge dorate e le sue acque cristalline hanno fatto conoscere Monterosso al Mare ai turisti di ogni dove.
Queste sono certamente le spiagge più ampie e meglio attrezzate di tutte le Cinque Terre. Il mio punto preferito è proprio in prossimità dello Scoglio di Monterosso.
LINK UTILI:
Torna all'indice della guida.
Torna all'indice delle Cinque Terre.
Dove dormire a Monterosso.
Le Cinque Terre in 2 giorni.
Itinerari in Liguria.
Contattatemi per ricevere la guida in formato PDF.
Torna all'indice della guida.
Torna all'indice delle Cinque Terre.
Dove dormire a Monterosso.
Le Cinque Terre in 2 giorni.
Itinerari in Liguria.
Contattatemi per ricevere la guida in formato PDF.