Da Otranto alla Grotta della Poesia
Laghi Alimini
Lasciandovi Otranto alle spalle e proseguendo verso nord comincia la riviera degli Haethey che porta verso i Laghi Alimini. Questa prima zona è caratterizzata da grotte, anfratti e insenature.
I Laghi Alimini sono l'elemento più caratteristico. Il sistema lacustre è composto da due bacini di conformazione diversa. : il primo è detto Fontanelle o Alimini Piccolo e sgorga da una sorgente sotterranea d'acqua dolce; mentre l'altro, chiamato Alimini Grande, è alimentato dal primo attraverso un canale e chiuso dalle dune. Attorno ai laghi sorgono diverse aree verdi.
Lungo il mare invece, sorgono delle lunghe spiagge di sabbia bianca che appartengono quasi interamente a villaggi turistici, con brevi tratti di spiaggia libera. È qui che si trovano infatti la maggior parte dei villaggi turistici dei grandi tour operator.
Baia dei Turchi
Sempre in questa zona, tra i due laghi, si trova la bellissima Baia dei Turchi, così chiamata perché fu su questo tratto che nel 1480 i Turchi sbarcarono per attaccare Otranto.
Questa stupenda baia è delimitata da una bassa scogliera da un lato, mentre dall’altro si sviluppa una grande e lunga spiaggia bianca. Dalla strada non vedrete subito il mare, poiché in quel tratto la litoranea è più interna per lasciar spazio ad ampi tratti di pinete e macchia mediterranea salvaguardata (per fortuna senza resort!). Dopo alcuni minuti di passeggiata nella pineta vi troverete davanti un mare dai colori accesi da sembrarvi un’oasi che vi farà dimenticare la strada e l’area costruita che vi siete lasciati alle spalle. Per proteggere il suo stato selvaggio attorno alla metà degli anni Duemila è stata rifiutata nell’area la costruzione di stabilimenti balneari e di ogni compromesso con altre strutture, così che risulta essere una magnifica baia a libero accesso.
I Faraglioni di Sant’Andrea
Eccovi arrivati ad uno dei miei paesaggi preferiti di tutto il Salento. Cavità, sporgenze, grotte nascoste, archi naturali, rientranze, e naturalmente gli imponenti scogli che, in tutta la loro possenza, emergono da una acqua che sembra una tavolozza di colori, dall’azzurro allo smeraldo e che riflette uno splendido fondale e che danno il nome alla spiaggia. Una vera opera d’arte della natura che ha plasmato gli elementi per creare qualcosa di unico.
Di tutti i faraglioni, il più suggestivo è quello a forma di arco. L’Arco degli Innamorati, nelle giornate di mare calmo, dà la possibilità unica di nuotarci attraverso, “sorvolando” un mare cristallino.
Lasciandovi Otranto alle spalle e proseguendo verso nord comincia la riviera degli Haethey che porta verso i Laghi Alimini. Questa prima zona è caratterizzata da grotte, anfratti e insenature.
I Laghi Alimini sono l'elemento più caratteristico. Il sistema lacustre è composto da due bacini di conformazione diversa. : il primo è detto Fontanelle o Alimini Piccolo e sgorga da una sorgente sotterranea d'acqua dolce; mentre l'altro, chiamato Alimini Grande, è alimentato dal primo attraverso un canale e chiuso dalle dune. Attorno ai laghi sorgono diverse aree verdi.
Lungo il mare invece, sorgono delle lunghe spiagge di sabbia bianca che appartengono quasi interamente a villaggi turistici, con brevi tratti di spiaggia libera. È qui che si trovano infatti la maggior parte dei villaggi turistici dei grandi tour operator.
Baia dei Turchi
Sempre in questa zona, tra i due laghi, si trova la bellissima Baia dei Turchi, così chiamata perché fu su questo tratto che nel 1480 i Turchi sbarcarono per attaccare Otranto.
Questa stupenda baia è delimitata da una bassa scogliera da un lato, mentre dall’altro si sviluppa una grande e lunga spiaggia bianca. Dalla strada non vedrete subito il mare, poiché in quel tratto la litoranea è più interna per lasciar spazio ad ampi tratti di pinete e macchia mediterranea salvaguardata (per fortuna senza resort!). Dopo alcuni minuti di passeggiata nella pineta vi troverete davanti un mare dai colori accesi da sembrarvi un’oasi che vi farà dimenticare la strada e l’area costruita che vi siete lasciati alle spalle. Per proteggere il suo stato selvaggio attorno alla metà degli anni Duemila è stata rifiutata nell’area la costruzione di stabilimenti balneari e di ogni compromesso con altre strutture, così che risulta essere una magnifica baia a libero accesso.
I Faraglioni di Sant’Andrea
Eccovi arrivati ad uno dei miei paesaggi preferiti di tutto il Salento. Cavità, sporgenze, grotte nascoste, archi naturali, rientranze, e naturalmente gli imponenti scogli che, in tutta la loro possenza, emergono da una acqua che sembra una tavolozza di colori, dall’azzurro allo smeraldo e che riflette uno splendido fondale e che danno il nome alla spiaggia. Una vera opera d’arte della natura che ha plasmato gli elementi per creare qualcosa di unico.
Di tutti i faraglioni, il più suggestivo è quello a forma di arco. L’Arco degli Innamorati, nelle giornate di mare calmo, dà la possibilità unica di nuotarci attraverso, “sorvolando” un mare cristallino.
Torre dell’Orso
Torre dell'Orso, frazione di Melendugno, è un paesino che sorge a ridosso di una lunga spiaggia, circondata da una fitta pineta. Non è del tutto chiara l’origine del nome “Torre dell’Orso”, ma l’ipotesi più accreditata è quella che lo vuole provenire dal termine “Urso”, cognome della famiglia che gestiva questa zona in antichità. Vi è anche chi sostiene che possa essere un derivazione di Sant’Orsola, tenendo presente soprattutto che la grande maggioranza delle torri costiere salentine sono state dedicate a santi.
La baia più grande ospita sia larghi tratti di spiaggia libera che alcuni lidi organizzati. Completamente sabbiosa, si dipana ricordando la forma di una mezzaluna e termina sia da un lato che dall’altro con alte scogliere. Da un lato, si può ammirare una torre dominare tutta la spiaggia.
Tra la roccia calcarea si aprono numerose e piccole grotte, un tempo rifugio sia di anacoreti e di pescatori. Nelle vicinanze è presente anche la grotta di S. Cristoforo, di origine umana e realizzata presumibilmente alcuni secoli prima di Cristo. Si tratta di un luogo di grande importanza cultuale: qui antichissimi graffiti in greco e latino rivelano testimonianze di fede dei naviganti che si fermavano nel luogo.
A fare da contrappunto alla torre eretta dall'uomo esistono due splendidi faraglioni, poco distanti dal mare, vicinissimi e molto simili, tanto da essere chiamati “Le due Sorelle”. Tale nome deriva anche da una storia popolare secondo la quale due sorelle vivevano in un paese del Salento erano sempre state intente a lavorare e non avevano mai avuto la possibilità di guardare il mare. Un giorno, le due sorelle decisero di fare una passeggiata sino alla costa. Ammaliate dall' estrema bellezza del mare, si tuffarono dall'alto di una rupe. Gli Dei, avendo pietà di loro, le trasformarono nei due splendidi faraglioni affinché non si perdesse mai il loro ricordo.
La grotta della Poesia
Ultima spiaggia del mio diario di viaggio, ma non per bellezza. Poco a nord di Torre dell’Orso, c'è una delle piscine naturali più belle del mondo. La Grotta della Poesia è una cavità naturale formatasi nel corso dei secoli grazie al lavoro incessante dell'acqua. È uno dei posti che non possono mancare nel vostro viaggio alla scoperta del Salento.
La Grotta è in realtà formata da due distinte grotte: la Grotta della Poesia Grande e la Grotta della Poesia Piccola, che formano un complesso carsico che si snoda nei sotterranei vicino ad una fonte di acqua dolce. La Grotta Grande comunica con un’altra grotta dove c'è una piccola spiaggetta sabbiosa, da qui un passaggio conduce alla Grotta della Poesia Piccola dove ancora sono visibili sulla roccia i segni e i simboli risalenti al II millennio A.C. Quella che oggi è uno dei posti più belli per tuffarsi, un tempo era un luogo adibito al culto e dedicato a una divinità legata alla guarigione dalle malattie.
Il nome della grotta deriva da un’antica leggenda a tratti quasi banale. Una principessa amava fare il bagno nelle acque della grotta. Vista la sua immensa bellezza ben presto poeti e scrittori iniziarono ad arrivare da tutto il Sud Italia per comporre versi dedicati alla donna.
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