Sentiero degli Dei, la guida completa
Benvenuti nella guida V2S del Sentiero degli Dei.
Una guida completa con tutte le informazioni utili per organizzare e vivere al meglio il vostro trekking. Percorsi, consigli, attrezzatura, orari e molto altro ancora.
Per quanto riguarda le informazioni pratiche sui luoghi circostanti e più generiche come “dove dormire”, “dove mangiare”, “i trasporti”, ecc, vi invito a leggere questa pagina.
Il Sentiero degli Dei è un percorso escursionistico di trekking che collega Agerola (più precisamente Bomerano) a Nocelle e credo basti il nome per intuire la spettacolarità del sentiero.
In realtà il nome deriva dalla leggenda secondo la quale le divinità greche passarono proprio di qui per salvare Ulisse dalle sirene che si trovavano sull’isola de Li Galli.
Lo scrittore Italo Calvino descriveva questo sentiero con la frase che è riportata su alcune piastrelle all’inizio del percorso: “quella strada sospesa sul magico golfo delle “Sirene” solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”.
IL PERCORSO
Il percorso, contrassegnato da segnali in bianco e rosso con la scritta 02, è lungo circa 5 kilometri e si può percorrere in circa un paio d’ore senza soste.
Partendo da Agerola il primo luogo che incontrerete è una cavità posta a 528 mslm chiamata Grotta del Biscotto, qui sono presenti diversi dirupi e precipizi che in alcuni punti possono raggiungere anche i 200 metri d’altezza, ma il panorama è mozzafiato proprio per via della particolarità del tratto roccioso.
Subito dopo la Grotta del Biscotto arriverete ad alcuni antichi insediamenti conosciuti come i Villaggi Rupestri risalenti forse all’epoca delle incursioni saracene.
A questo punto avete lasciato il Colle Serra e il primo tratto in discesa e dovrete vedere una fontana: sulla sinistra troverete la mulattiera che sale da Praiano, mentre sulla destra si prosegue per il Sentiero.
In basso noterete il Convento di San Domenico, che invece si trova sulla strada quando si sale da Praiano.
Da questo punto il paesaggio cambia: da una vegetazione fatta di pochi arbusti ed erba, dove si incontrano spesso pecore e capre al pascolo, passerete alla macchia mediterranea di lecci, corbezzoli, erica e rosmarino.
Una guida completa con tutte le informazioni utili per organizzare e vivere al meglio il vostro trekking. Percorsi, consigli, attrezzatura, orari e molto altro ancora.
Per quanto riguarda le informazioni pratiche sui luoghi circostanti e più generiche come “dove dormire”, “dove mangiare”, “i trasporti”, ecc, vi invito a leggere questa pagina.
Il Sentiero degli Dei è un percorso escursionistico di trekking che collega Agerola (più precisamente Bomerano) a Nocelle e credo basti il nome per intuire la spettacolarità del sentiero.
In realtà il nome deriva dalla leggenda secondo la quale le divinità greche passarono proprio di qui per salvare Ulisse dalle sirene che si trovavano sull’isola de Li Galli.
Lo scrittore Italo Calvino descriveva questo sentiero con la frase che è riportata su alcune piastrelle all’inizio del percorso: “quella strada sospesa sul magico golfo delle “Sirene” solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”.
IL PERCORSO
Il percorso, contrassegnato da segnali in bianco e rosso con la scritta 02, è lungo circa 5 kilometri e si può percorrere in circa un paio d’ore senza soste.
Partendo da Agerola il primo luogo che incontrerete è una cavità posta a 528 mslm chiamata Grotta del Biscotto, qui sono presenti diversi dirupi e precipizi che in alcuni punti possono raggiungere anche i 200 metri d’altezza, ma il panorama è mozzafiato proprio per via della particolarità del tratto roccioso.
Subito dopo la Grotta del Biscotto arriverete ad alcuni antichi insediamenti conosciuti come i Villaggi Rupestri risalenti forse all’epoca delle incursioni saracene.
A questo punto avete lasciato il Colle Serra e il primo tratto in discesa e dovrete vedere una fontana: sulla sinistra troverete la mulattiera che sale da Praiano, mentre sulla destra si prosegue per il Sentiero.
In basso noterete il Convento di San Domenico, che invece si trova sulla strada quando si sale da Praiano.
Da questo punto il paesaggio cambia: da una vegetazione fatta di pochi arbusti ed erba, dove si incontrano spesso pecore e capre al pascolo, passerete alla macchia mediterranea di lecci, corbezzoli, erica e rosmarino.
Il sentiero a questo punto diventa più tortuoso, attraverso salite, discese e panorami mozzafiato.
Riconoscerete certamente il cosiddetto “Pistillo” un sperone di roccia alla cui base si innalza un irta guglia calcarea, un punto che dovete immortalare nelle foto e nei vostri video.
Superate il Vallone Grarelle fino ad arrivare al borgo di Nocelle. Anticamente Nocelle era raggiungibile solo a piedi percorrendo una ripida scalinata che saliva da Positano, mentre oggi potete decidere se scendere con l'autobus oppure a piedi per i 1500 gradini che vi porteranno fino alla località Arienzo.
Se è estate e avete ancora energie potete affrontare altri 300 scalini per scendere sulla spiaggia di Arienzo e concedervi un bagno rinfrescante.
Da Arienzo, seguendo la SS 163 per circa 1 chilometro sarete al centro di Positano.
Terminata la passeggiata e arrivati a Nocelle, ripercorrere il sentiero a ritroso non avrebbe molto senso, ma come fare per tornare al punto di partenza?
Una volta arrivati alla fine del sentiero potete rientrare da Positano con bus pubblici o privati o col traghetto, ma indipendentemente dal mezzo scelto arriverete ad Amalfi e da qui sarà dovrete prendere un bus navetta che vi condurrà nuovamente a Bomerano. Si tratta di un rientro abbastanza articolato e lungo a causa del traffico che normalmente si incontra lungo la Costiera, mettete in conto almeno 3 ore.
Se volete godere a pieno del percorso e scoprire tante curiosità ed informazioni durante il percorso vi consiglio di contattare Marco Cuomo. È il responsabile del presidio delle guide escursionistiche e ambientali del parco nazionale del Vesuvio e dei monti Lattari, nonché una ottima guida che potrà accompagnarvi lungo la passeggiata e illustrarvi le bellezze naturali che vi circondano oltre ad organizzare dei trasporti privati ad hoc.
Riconoscerete certamente il cosiddetto “Pistillo” un sperone di roccia alla cui base si innalza un irta guglia calcarea, un punto che dovete immortalare nelle foto e nei vostri video.
Superate il Vallone Grarelle fino ad arrivare al borgo di Nocelle. Anticamente Nocelle era raggiungibile solo a piedi percorrendo una ripida scalinata che saliva da Positano, mentre oggi potete decidere se scendere con l'autobus oppure a piedi per i 1500 gradini che vi porteranno fino alla località Arienzo.
Se è estate e avete ancora energie potete affrontare altri 300 scalini per scendere sulla spiaggia di Arienzo e concedervi un bagno rinfrescante.
Da Arienzo, seguendo la SS 163 per circa 1 chilometro sarete al centro di Positano.
Terminata la passeggiata e arrivati a Nocelle, ripercorrere il sentiero a ritroso non avrebbe molto senso, ma come fare per tornare al punto di partenza?
Una volta arrivati alla fine del sentiero potete rientrare da Positano con bus pubblici o privati o col traghetto, ma indipendentemente dal mezzo scelto arriverete ad Amalfi e da qui sarà dovrete prendere un bus navetta che vi condurrà nuovamente a Bomerano. Si tratta di un rientro abbastanza articolato e lungo a causa del traffico che normalmente si incontra lungo la Costiera, mettete in conto almeno 3 ore.
Se volete godere a pieno del percorso e scoprire tante curiosità ed informazioni durante il percorso vi consiglio di contattare Marco Cuomo. È il responsabile del presidio delle guide escursionistiche e ambientali del parco nazionale del Vesuvio e dei monti Lattari, nonché una ottima guida che potrà accompagnarvi lungo la passeggiata e illustrarvi le bellezze naturali che vi circondano oltre ad organizzare dei trasporti privati ad hoc.
CONSIGLI
Percorrete il sentiero nella direzione che va da Agerola a Nocelle in modo da camminare in leggera discesa e avere davanti il panorama della Costiera Amalfitana e di Capri.
Vista la stanchezza e la lunghezza del rientro io vi consiglio di dividere questo percorso in 2: metà all’andata e metà al ritorno. Lasciate il vostro mezzo ad Amalfi e prendete il bus per Bomerano, così il ritorno sarà più breve e una volta nuovamente ad Amalfi non dovrete attendere coincidenze.
Considerando le temperature e la posizione del sole vi consiglio di partire non troppo tardi la mattina in modo da affrontare il sentiero con temperature non troppo elevate e col sole alle spalle. Se sarete così bravi da lasciare Angerola alle 9 vi godrete a pieno questa esperienza.
L’abbigliamento che vi consiglio, soprattutto nei mesi più caldi, è certamente molto leggero: t-shirt di cotone o tessuto tecnico e pantaloni corti, ma se siete allergici a piante o erbe vi consiglio un pantalone lungo.
Le scarpe da indossare sono ovviamente quelle adatte al trekking, assolutamente da evitare infradito o scarpe alte, con suola rialzata, o zeppa.
Portate con voi uno zainetto. Cercate di mantenerlo più leggero possibile, ma non dimenticate: cibo e acqua, eventuali attrezzature fotografiche e una crema solare.
Agerola è famosa per il fiordilatte, un particolare tipo di mozzarella fresca. Prima di imboccare il sentiero fermatevi in una salumeria per acquistare focaccia e fior di latte in modo da fermarvi lungo il percorso per un piccolo pic-nic con vista!
Ricordate (o considerate in base al meteo e alla stagione):
il K-way
una pile leggero o una felpa
un telo o qualcosa per sdraiarsi al sole per una piacevole tappa
i bastoncini da camminata.
ALTRI TREKKING
Il parco nazionale del Vesuvio e dei monti Lattari è una zona ricca di percorsi di trekking più o meno impegnativi, molti dei quali è meglio affrontare con una guida preparata. Immaginate quanto sarebbe bello ammirare il panorama delle Costiere e guardare ancora più in là, fino a Napoli e oltre stando sull’orlo del cratere del Vesuvio!
Per organizzare delle escursioni mozzafiato potete contattare Marco Cuomo: il responsabile del presidio delle guide escursionistiche e ambientali del parco nazionale del Vesuvio e dei monti Lattari.
Percorrete il sentiero nella direzione che va da Agerola a Nocelle in modo da camminare in leggera discesa e avere davanti il panorama della Costiera Amalfitana e di Capri.
Vista la stanchezza e la lunghezza del rientro io vi consiglio di dividere questo percorso in 2: metà all’andata e metà al ritorno. Lasciate il vostro mezzo ad Amalfi e prendete il bus per Bomerano, così il ritorno sarà più breve e una volta nuovamente ad Amalfi non dovrete attendere coincidenze.
Considerando le temperature e la posizione del sole vi consiglio di partire non troppo tardi la mattina in modo da affrontare il sentiero con temperature non troppo elevate e col sole alle spalle. Se sarete così bravi da lasciare Angerola alle 9 vi godrete a pieno questa esperienza.
L’abbigliamento che vi consiglio, soprattutto nei mesi più caldi, è certamente molto leggero: t-shirt di cotone o tessuto tecnico e pantaloni corti, ma se siete allergici a piante o erbe vi consiglio un pantalone lungo.
Le scarpe da indossare sono ovviamente quelle adatte al trekking, assolutamente da evitare infradito o scarpe alte, con suola rialzata, o zeppa.
Portate con voi uno zainetto. Cercate di mantenerlo più leggero possibile, ma non dimenticate: cibo e acqua, eventuali attrezzature fotografiche e una crema solare.
Agerola è famosa per il fiordilatte, un particolare tipo di mozzarella fresca. Prima di imboccare il sentiero fermatevi in una salumeria per acquistare focaccia e fior di latte in modo da fermarvi lungo il percorso per un piccolo pic-nic con vista!
Ricordate (o considerate in base al meteo e alla stagione):
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i bastoncini da camminata.
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Per organizzare delle escursioni mozzafiato potete contattare Marco Cuomo: il responsabile del presidio delle guide escursionistiche e ambientali del parco nazionale del Vesuvio e dei monti Lattari.
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