Valle d’Itria, tutto quello che c’è da sapere
La Valle d'Itria è una depressione carsica della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge.
Comprende i territori di Martina Franca, Ceglie Messapica, Cisternino, Locorotondo, Alberobello, Putignano e Castellana Grotte.
Questo territorio è preso d’assalto ogni anno da turisti di tutto il mondo alla ricerca dei trulli di Alberobello.
Il paese famoso in tutto il mondo non è però l’unico luogo dove si possono ammirare le curiose costruzioni coniche che sono sparse un po’ per tutta la valle. Oltre ai trulli sono certamente da visitare Martina Franca col suo sorprendente barocco e i borghi meno conosciuti, come Ceglie, Locorotondo, Cisternino e Putignano.
La Valle d’Itria però non è solo trulli e borghi, ci sono anche altre cose da fare a da vedere. Vi consiglio tre di queste “esperienze”. Visitate una delle aziende produttrici del particolare vino della Val d’Itria, esplorate le Grotte di Castellana e percorrete in auto la Selva di Fasano. Trovate qualche consiglio più avanti nella pagina.
COSA SONO I TRULLI
Il trullo (dal greco tardo trúlos o greco antico trûllos, "cupola") è un piccolo edificio di forma conica tradizionale di questa zona costruito in pietra a secco. I trulli venivano generalmente edificati come ricoveri temporanei nelle campagne o abitazioni permanenti per gli agricoltori.
I Trulli di Alberobello sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO nel 1996, ma le origini delle costruzioni sono tutt’ora oggetto di ricerche e dibattiti.
Secondo alcune teorie il trullo costituisce un perfezionamento del modello preistorico della thòlos, presente in varie zone d'Italia e del Mediterraneo come nella tomba del Tesoro di Atreo: se siete stati a Micene in Grecia la somiglianza vi salterà certamente agli occhi.
Malgrado le teorie cerchino le loro origini in tempi antichi non esistono trulli particolarmente antichi: i più vecchi ancora esistenti sono databili alla fine del XVII secolo.
Questo darebbe manforte alla teoria secondo la quale le costruzioni devono le loro origini ad un editto del Regno di Napoli promulgato nel XV secolo. Questo prevedeva una tassa per ogni nuovo edificio. Per sfuggire al pagamento la gente iniziò a costruire “a secco” in modo che gli edifici fossero facilmente smontabili in caso di ispezioni.
L’editto rimase in vigore fino al 1797 quando, per celebrare la fine della tassa, venne costruita la Casa d’Amore: il primo edificio in malta e calce di Alberobello.
Comprende i territori di Martina Franca, Ceglie Messapica, Cisternino, Locorotondo, Alberobello, Putignano e Castellana Grotte.
Questo territorio è preso d’assalto ogni anno da turisti di tutto il mondo alla ricerca dei trulli di Alberobello.
Il paese famoso in tutto il mondo non è però l’unico luogo dove si possono ammirare le curiose costruzioni coniche che sono sparse un po’ per tutta la valle. Oltre ai trulli sono certamente da visitare Martina Franca col suo sorprendente barocco e i borghi meno conosciuti, come Ceglie, Locorotondo, Cisternino e Putignano.
La Valle d’Itria però non è solo trulli e borghi, ci sono anche altre cose da fare a da vedere. Vi consiglio tre di queste “esperienze”. Visitate una delle aziende produttrici del particolare vino della Val d’Itria, esplorate le Grotte di Castellana e percorrete in auto la Selva di Fasano. Trovate qualche consiglio più avanti nella pagina.
COSA SONO I TRULLI
Il trullo (dal greco tardo trúlos o greco antico trûllos, "cupola") è un piccolo edificio di forma conica tradizionale di questa zona costruito in pietra a secco. I trulli venivano generalmente edificati come ricoveri temporanei nelle campagne o abitazioni permanenti per gli agricoltori.
I Trulli di Alberobello sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO nel 1996, ma le origini delle costruzioni sono tutt’ora oggetto di ricerche e dibattiti.
Secondo alcune teorie il trullo costituisce un perfezionamento del modello preistorico della thòlos, presente in varie zone d'Italia e del Mediterraneo come nella tomba del Tesoro di Atreo: se siete stati a Micene in Grecia la somiglianza vi salterà certamente agli occhi.
Malgrado le teorie cerchino le loro origini in tempi antichi non esistono trulli particolarmente antichi: i più vecchi ancora esistenti sono databili alla fine del XVII secolo.
Questo darebbe manforte alla teoria secondo la quale le costruzioni devono le loro origini ad un editto del Regno di Napoli promulgato nel XV secolo. Questo prevedeva una tassa per ogni nuovo edificio. Per sfuggire al pagamento la gente iniziò a costruire “a secco” in modo che gli edifici fossero facilmente smontabili in caso di ispezioni.
L’editto rimase in vigore fino al 1797 quando, per celebrare la fine della tassa, venne costruita la Casa d’Amore: il primo edificio in malta e calce di Alberobello.
DOVE DORMIRE NELLA VALLE D’ITRIA
Per me l’unica risposta a questa domanda è: “in un trullo!” Forse potrà risultare leggermente (o molto, a seconda dei periodi) più caro rispetto ad un alloggio diverso, ma già che siete qui, per una volta nella vita toglietevi questo sfizio romantico!
Una volta decisa la tipologia del vostro alloggio rimane il dubbio sul dove. Come vi ho scritto prima: i trulli sono sparsi un po’ ovunque in tutta la valle. Se avete un budget più ridotto oppure viaggiate in alta stagione e non siete amanti dei luoghi affollati allora evitate Alberobello e cercatevi un trullo in campagna, magari circondato dagli ulivi o dalle viti.
Se invece siete così fortunati da visitare questi luoghi in bassa stagione, cercate un luogo con maggiori servizi come bar e ristoranti e non vi spaventano i luoghi più turistici allora la vostra scelta è Alberobello.
Personalmente ho scelto di dormire proprio nella “capitale della valle d’Itria” perché la sera quando molti turisti abbandonano le strade di Alberobello, questo luogo diventa ancora più magico. Uscire dal ristorante, passeggiare di notte tra queste costruzioni ed entrare proprio in una di esse per dormire vi farà vivere un’atmosfera unica ad Alberobello. Anche godere delle luci dell’alba tra i tetti grigi ha un fascino tutto particolare.
Una particolarità sull’alloggio nei trulli ad Alberobello. Facilmente vi imbatterete negli alberghi diffusi: questo significa che verrete accolti in un ufficio che funge da reception e poi verrete accompagnati al vostro piccolo trullo che può essere dislocato ovunque in paese. Cercate di avere una sistemazione dei rioni che vi ho indicato qui sotto parlando di Alberobello.
Per me l’unica risposta a questa domanda è: “in un trullo!” Forse potrà risultare leggermente (o molto, a seconda dei periodi) più caro rispetto ad un alloggio diverso, ma già che siete qui, per una volta nella vita toglietevi questo sfizio romantico!
Una volta decisa la tipologia del vostro alloggio rimane il dubbio sul dove. Come vi ho scritto prima: i trulli sono sparsi un po’ ovunque in tutta la valle. Se avete un budget più ridotto oppure viaggiate in alta stagione e non siete amanti dei luoghi affollati allora evitate Alberobello e cercatevi un trullo in campagna, magari circondato dagli ulivi o dalle viti.
Se invece siete così fortunati da visitare questi luoghi in bassa stagione, cercate un luogo con maggiori servizi come bar e ristoranti e non vi spaventano i luoghi più turistici allora la vostra scelta è Alberobello.
Personalmente ho scelto di dormire proprio nella “capitale della valle d’Itria” perché la sera quando molti turisti abbandonano le strade di Alberobello, questo luogo diventa ancora più magico. Uscire dal ristorante, passeggiare di notte tra queste costruzioni ed entrare proprio in una di esse per dormire vi farà vivere un’atmosfera unica ad Alberobello. Anche godere delle luci dell’alba tra i tetti grigi ha un fascino tutto particolare.
Una particolarità sull’alloggio nei trulli ad Alberobello. Facilmente vi imbatterete negli alberghi diffusi: questo significa che verrete accolti in un ufficio che funge da reception e poi verrete accompagnati al vostro piccolo trullo che può essere dislocato ovunque in paese. Cercate di avere una sistemazione dei rioni che vi ho indicato qui sotto parlando di Alberobello.
DOVE MANGIARE NELLA VALLE D’ITRIA
Come scoprirete leggendo il resto di questa pagina della guida, la capitale gastronomica della Valle d’Itria è Cisternino dove rosticcerie e ristoranti sfornano ogni tipo di manicaretto.
Una delle esperienze imperdibili della valle d’Itria è mangiare la carne al fornello. Funziona così: entrate in una di queste particolari macellerie e scegliete la vostra carne direttamente dal banco. Questa viene poi cucinata su uno spiedo posto in verticale all’interno di forni simili a quelli per la pizza, al lato della brace in modo che venga cotta indirettamente solamente dal calore.
Una volta pronta potrete gustare la vostra prelibatezza seduti coi vostri amici (e con tanti nuovi amici) ai tavoli sparsi qua e la tra le vie circostanti.
Le due specialità di questa cucina sono senza dubbio le bombette: fettine di maiale arrotolate in pancetta o capocollo con provola o caciocavallo (anche se sulla ricetta delle bombette sono quasi scoppiate delle guerre civili fra i paesi della zona…) e gli gnummridd, o gnummireddi: involtini di interiora (fegato, polmone di agnello o budello di vitello) anche chiamati torcinelli.
Ad Alberobello troverete tantissimi ottimi ristoranti turistici e non. Ovviamente non li ho provati tutti, però mi sono trovato molto bene al ristorante l’Aratro in via Monte S. Michele, se ci andate provate le costolette di agnello!
Su tutti però vince il titolo di #posticinodiV2S la Trattoria le Ruote tra Martina Franca e Celie Messapica. Questo ristorante portato avanti da generazioni è ricavato in trullo immerso nella campagna della Valle d’Itria. È portato avanti da generazioni che continuano a cucinare prodotti ottimi naturali in un ambiente familiare unico.
Come scoprirete leggendo il resto di questa pagina della guida, la capitale gastronomica della Valle d’Itria è Cisternino dove rosticcerie e ristoranti sfornano ogni tipo di manicaretto.
Una delle esperienze imperdibili della valle d’Itria è mangiare la carne al fornello. Funziona così: entrate in una di queste particolari macellerie e scegliete la vostra carne direttamente dal banco. Questa viene poi cucinata su uno spiedo posto in verticale all’interno di forni simili a quelli per la pizza, al lato della brace in modo che venga cotta indirettamente solamente dal calore.
Una volta pronta potrete gustare la vostra prelibatezza seduti coi vostri amici (e con tanti nuovi amici) ai tavoli sparsi qua e la tra le vie circostanti.
Le due specialità di questa cucina sono senza dubbio le bombette: fettine di maiale arrotolate in pancetta o capocollo con provola o caciocavallo (anche se sulla ricetta delle bombette sono quasi scoppiate delle guerre civili fra i paesi della zona…) e gli gnummridd, o gnummireddi: involtini di interiora (fegato, polmone di agnello o budello di vitello) anche chiamati torcinelli.
Ad Alberobello troverete tantissimi ottimi ristoranti turistici e non. Ovviamente non li ho provati tutti, però mi sono trovato molto bene al ristorante l’Aratro in via Monte S. Michele, se ci andate provate le costolette di agnello!
Su tutti però vince il titolo di #posticinodiV2S la Trattoria le Ruote tra Martina Franca e Celie Messapica. Questo ristorante portato avanti da generazioni è ricavato in trullo immerso nella campagna della Valle d’Itria. È portato avanti da generazioni che continuano a cucinare prodotti ottimi naturali in un ambiente familiare unico.
COME VISITARE LA VALLE D’ITRIA
Il modo migliore di scoprire questo luogo stupendo è certamente con un mezzo proprio. Non deve però essere per forza l’auto, a seconda dei vostri gusti e allenamento potreste pensare alla moto o alla biciletta…
I treni di Ferrovie del Sud Est (www.fseonline.it) o STP (www.stpbrindisi.it) possono essere un’alternativa magari accoppiati proprio alla bicicletta. Attenzione perché durante i weekend alcuni convogli sono sostituiti da autobus.
Qui sotto troverete tutti i luoghi da vedere e le esperienze da vivere nella Valle d'Itria. All'interno delle singole pagine troverete anche maggiori informazioni sui trasporti.
Il modo migliore di scoprire questo luogo stupendo è certamente con un mezzo proprio. Non deve però essere per forza l’auto, a seconda dei vostri gusti e allenamento potreste pensare alla moto o alla biciletta…
I treni di Ferrovie del Sud Est (www.fseonline.it) o STP (www.stpbrindisi.it) possono essere un’alternativa magari accoppiati proprio alla bicicletta. Attenzione perché durante i weekend alcuni convogli sono sostituiti da autobus.
Qui sotto troverete tutti i luoghi da vedere e le esperienze da vivere nella Valle d'Itria. All'interno delle singole pagine troverete anche maggiori informazioni sui trasporti.
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