Vernazza, tutto quello che c’è da sapere
In questa pagina troverete la guida completa di Vernazza.
Per le informazioni pratiche su: trasporti e dove dormire date un’occhiata qui.
CAPIRE VERNAZZA
Rispetto a tutti gli altri borghi delle Cinque Terre, Vernazza è il più facilmente raggiungibile ed è quello con meno “particolarità” dal punto di vista logistico. La stazione ferroviaria è proprio in centro, sulla via principale da cui partono una serie di caruggi laterali da esplorare con lentezza. Malgrado la comodità della sua stazione ferroviaria, questo è certamente uno dei borghi dove merita maggiormente arrivare “via mare” salutati al vostro arrivo dalla chiesa di Santa Margherita di Antiochia, una delle immagini più caratteristiche delle Cinque Terre.
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CAPIRE VERNAZZA
Rispetto a tutti gli altri borghi delle Cinque Terre, Vernazza è il più facilmente raggiungibile ed è quello con meno “particolarità” dal punto di vista logistico. La stazione ferroviaria è proprio in centro, sulla via principale da cui partono una serie di caruggi laterali da esplorare con lentezza. Malgrado la comodità della sua stazione ferroviaria, questo è certamente uno dei borghi dove merita maggiormente arrivare “via mare” salutati al vostro arrivo dalla chiesa di Santa Margherita di Antiochia, una delle immagini più caratteristiche delle Cinque Terre.
LA VISITA
Percorrete via Roma e abbandonatela presto per avventuratevi sulle le arpaie: le ripide e strette scalinate che incrociando la via principale e i pochi caruggi formano un reticolato magico da scoprire passo dopo passo.
Questo borgo medievale ha un passato burrascoso. Nel XI secolo era infatti la base militare e navale per i Marchesi Obertenghi nella loro opera di difesa della costa dalle incursioni dei pirati saraceni che, spesso, devastavano le località costiere. Per i successivi due secoli, Vernazza fu il punto strategico di Genova per la conquista della Liguria, fino a quando fu definitivamente sconfitta da Pisa
Ogni anno infatti (in estate, ma con data variabile) si celebra la Festa dei Pirati durante la quale un grande numero di figuranti vestiti da saraceni simulano allegramente lo sbarco e la presa del borgo.
I luoghi certamente da visitare sono il Castello dei Doria e la chiesa di Santa Margherita di Antiochia, ma se avete tempo ve ne indico un altro paio che certamente meritano.
Santa Margherita è la santa patrona di Vernazza e la leggenda narra di uno scrigno contenente le ossa della sua mano ritrovato sul bagnasciuga di Vernazza, perdute e poi ritrovate di nuovo. La gente di Vernazza vide questo ritrovamento come un segno, una premonizione, in base alla quale decise di costruire una chiesa nel medesimo luogo dove furono rinvenute le ossa.
La chiesa viene menzionata per la prima volta nel 1318, ma vi sono dei dibattiti in merito alla data della sua costruzione, dato che sia i materiali che le modalità di costruzione di alcuni elementi come le colonne e i capitelli sferocubici ne collocherebbero le origini prima di quella data, secondo alcuni addirittura nel XII secolo.
L’edificio presenta alcune caratteristiche inconfondibili che gli hanno permesso, oltre alla invidiabile posizione, di diventare uno dei simboli delle Cinque Terre. La torre ottagonale di 40 metri e l'entrata, situata nell'abside laterale piuttosto che in facciata, rendono infatti particolare ed unica questa chiesa.
La chiesa è composta di due parti risalenti a due epoche distinte. La parte più vecchia è quella verso la piazza, mentre l’ampliamento effettuato fra il XVI e il XVII secolo poggia su un grande arco di sostegno verso la baia adiacente.
La pianta è basilicale a tre navate con un’impronta romanica testimoniata dalle colonne robuste. È interessante notare anche dalle colonne le diverse epoche costruttive. Quelle medievali sono infatti in pietra nera, mentre le rinascimentali più recenti sono in arenaria.
A mio avviso è certamente l’edificio più interessante di tutte le Cinque Terre.
Percorrete via Roma e abbandonatela presto per avventuratevi sulle le arpaie: le ripide e strette scalinate che incrociando la via principale e i pochi caruggi formano un reticolato magico da scoprire passo dopo passo.
Questo borgo medievale ha un passato burrascoso. Nel XI secolo era infatti la base militare e navale per i Marchesi Obertenghi nella loro opera di difesa della costa dalle incursioni dei pirati saraceni che, spesso, devastavano le località costiere. Per i successivi due secoli, Vernazza fu il punto strategico di Genova per la conquista della Liguria, fino a quando fu definitivamente sconfitta da Pisa
Ogni anno infatti (in estate, ma con data variabile) si celebra la Festa dei Pirati durante la quale un grande numero di figuranti vestiti da saraceni simulano allegramente lo sbarco e la presa del borgo.
I luoghi certamente da visitare sono il Castello dei Doria e la chiesa di Santa Margherita di Antiochia, ma se avete tempo ve ne indico un altro paio che certamente meritano.
Santa Margherita è la santa patrona di Vernazza e la leggenda narra di uno scrigno contenente le ossa della sua mano ritrovato sul bagnasciuga di Vernazza, perdute e poi ritrovate di nuovo. La gente di Vernazza vide questo ritrovamento come un segno, una premonizione, in base alla quale decise di costruire una chiesa nel medesimo luogo dove furono rinvenute le ossa.
La chiesa viene menzionata per la prima volta nel 1318, ma vi sono dei dibattiti in merito alla data della sua costruzione, dato che sia i materiali che le modalità di costruzione di alcuni elementi come le colonne e i capitelli sferocubici ne collocherebbero le origini prima di quella data, secondo alcuni addirittura nel XII secolo.
L’edificio presenta alcune caratteristiche inconfondibili che gli hanno permesso, oltre alla invidiabile posizione, di diventare uno dei simboli delle Cinque Terre. La torre ottagonale di 40 metri e l'entrata, situata nell'abside laterale piuttosto che in facciata, rendono infatti particolare ed unica questa chiesa.
La chiesa è composta di due parti risalenti a due epoche distinte. La parte più vecchia è quella verso la piazza, mentre l’ampliamento effettuato fra il XVI e il XVII secolo poggia su un grande arco di sostegno verso la baia adiacente.
La pianta è basilicale a tre navate con un’impronta romanica testimoniata dalle colonne robuste. È interessante notare anche dalle colonne le diverse epoche costruttive. Quelle medievali sono infatti in pietra nera, mentre le rinascimentali più recenti sono in arenaria.
A mio avviso è certamente l’edificio più interessante di tutte le Cinque Terre.
L’altro luogo da visitare di Vernazza è il Castello dei Doria. In questo caso però non aspettatevi una vera e propria visita ad un castello. Si tratta infatti di resti visitabili solamente all’esterno, ma che offrono un panorama imperdibile.
La sua torre cilindrica protesa verso il mare è una delle poche torri di guardia originali rimanenti che proteggevano Vernazza ed il suo popolo prima sotto gli Obetenghi e poi surante il regno della Repubblica di Genova.
Il corpo del castello ha forma irregolare e aderisce alla particolare forma dell’alta scogliera che con il suo sperone di roccia proteso verso il blu tanto ricorda la prua di una nave pronta per la partenza.
Se avete tempo fate un salto al convento dei Padri Riformati di San Francesco oggi sede del comune di Vernazza. È composto da una torre (un tempo una delle torri di guardia della città), un chiostro e la Chiesa di San Francesco: oggi sconsacrata è utilizzata come polo espositivo per mostre ed eventi. Durante la recente ristrutturazione della sua splendida architettura sono state riportate alla luce 14 tombe ricoperte in marmo con iscrizioni latine al di sotto del pavimento.
Meraviglioso è anche il Santuario di Nostra Signora di Reggio ubicato due chilometri più a monte rispetto alla stazione ferroviaria.
Il Santuario si erge dove un tempo si pensa fosse stato costruito il primo insediamento di Vernazza e custodisce la Madonna dalla pelle scura, conosciuta da molti come l'Africana di Reggio.
L'immagine della Madonna fu probabilmente portata qui a Vernazza durante l'epoca delle crociate e la festa a lei dedicata viene celebrata il primo di agosto. Oltre che per la sacralità e per il modesto interesse architettonico vi consiglio di visitare questo luogo per il suo piazzale alberato e per le viste che offre.
Nel borgo di Vernazza ci sono due spiagge dove è possibile andare a prendere il sole: la prima, piccola e sabbiosa, è la più celebre e si trova vicino al porto proprio di fronte alla chiesa, mentre la seconda, di ciottoli, è un pò più grande e può essere raggiunta passando sotto un arco di roccia sul lato meridionale della via principale a poca distanza dalla stazione. Nelle mie ultime due visite l’accesso alla spiaggia era proibito da alcuni cartelli che però non sembrano essere affatto rispettati.
La sua torre cilindrica protesa verso il mare è una delle poche torri di guardia originali rimanenti che proteggevano Vernazza ed il suo popolo prima sotto gli Obetenghi e poi surante il regno della Repubblica di Genova.
Il corpo del castello ha forma irregolare e aderisce alla particolare forma dell’alta scogliera che con il suo sperone di roccia proteso verso il blu tanto ricorda la prua di una nave pronta per la partenza.
Se avete tempo fate un salto al convento dei Padri Riformati di San Francesco oggi sede del comune di Vernazza. È composto da una torre (un tempo una delle torri di guardia della città), un chiostro e la Chiesa di San Francesco: oggi sconsacrata è utilizzata come polo espositivo per mostre ed eventi. Durante la recente ristrutturazione della sua splendida architettura sono state riportate alla luce 14 tombe ricoperte in marmo con iscrizioni latine al di sotto del pavimento.
Meraviglioso è anche il Santuario di Nostra Signora di Reggio ubicato due chilometri più a monte rispetto alla stazione ferroviaria.
Il Santuario si erge dove un tempo si pensa fosse stato costruito il primo insediamento di Vernazza e custodisce la Madonna dalla pelle scura, conosciuta da molti come l'Africana di Reggio.
L'immagine della Madonna fu probabilmente portata qui a Vernazza durante l'epoca delle crociate e la festa a lei dedicata viene celebrata il primo di agosto. Oltre che per la sacralità e per il modesto interesse architettonico vi consiglio di visitare questo luogo per il suo piazzale alberato e per le viste che offre.
Nel borgo di Vernazza ci sono due spiagge dove è possibile andare a prendere il sole: la prima, piccola e sabbiosa, è la più celebre e si trova vicino al porto proprio di fronte alla chiesa, mentre la seconda, di ciottoli, è un pò più grande e può essere raggiunta passando sotto un arco di roccia sul lato meridionale della via principale a poca distanza dalla stazione. Nelle mie ultime due visite l’accesso alla spiaggia era proibito da alcuni cartelli che però non sembrano essere affatto rispettati.
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